Premier verso l’obbligo di vaccino
Finora solo due società, tra le 20 della Premier League, hanno vaccinato tutti i loro tesserati. Ma presto il numero è destinato a salire, se troverà conferma l’ultima anticipazione giornalistica del Daily Mail. Un’indiscrezione, per il momento non confermata né dalla stessa Premier né dalla Federcalcio inglese, secondo cui l’obbligo di vaccinazione per i calciatori della Premier League entrerà in vigore già il prossimo autunno. Ancora una volta, dunque, il campionato inglese si conferma in una posizione d’avanguardia. Ma questa volta, non per ragioni economiche o di strategie di marketing. Quanto piuttosto nel precedere il futuro che attende il mondo del calcio al tempo della pandemia. Nell’ambito della strategia di riapertura degli stadi, e più in generale dei grandi eventi pubblici, il Mail sostiene che nelle linee guida di prossima approvazione da parte del governo britannico verrà prevista e inserita una norma ad hoc riguardante i giocatori (e più in generale tutte le persone coinvolte in prima linea negli appuntamenti agonistici). Fino alla scorsa stagione ai club della Premier veniva richiesto di sottoporre i propri tesserati a due test settimanali, sufficienti per garantire il regolare svolgimento del campionato. Ma da quest’anno la normativa con ogni probabilità verrà modificata, a partire da quella prevista per i tifosi che – come già accaduto in occasione delle gare di Euro 2020 disputate a Wembley
– dovranno presentarsi ai cancelli muniti di prova della doppia vaccinazione, completata almeno da due settimane. Una condizione di ingresso che – secondo il tabloid Daily Mail – verrà quindi estesa, a partire dal primo ottobre, anche a calciatori, allenatori e dirigenti, ovvero a tutti i protagonisti dello spettacolo calcistico. Finora i club inglesi erano stati restii ad organizzare vaccinazioni speciali per i propri tesserati per evitare l’accusa di favoritismi o “salto della coda”, ma di fronte alla scadenza d’ottobre dovranno affrettarsi dal momento che il programma vaccinale sull’isola – oltre 82milioni di dosi finora somministrate, con quasi l’88% della popolazione adulta che ha giù ricevuto la prima dose, e oltre il 69% interamente immunizzato - prevede un intervallo di tempo di otto settimane tra la prima e la seconda dose. In merito al passaporto vaccinale richiesto ai tifosi, la Premier League si è già espressa a favore, convinta della utilità e praticità del documento nella gestione sicura degli impianti. Resta da verificare, però, la reazione dei giocatori – sottolinea il Mail – dal momento che non sarebbero pochi, soprattutto tra i più giovani, i restii a sottoporsi a vaccinazione.
Fin qui solo due club hanno vaccinato i calciatori. Progetto al via in autunno