A Frosinone solo con il green pass
ROMA - La prima volta con il green pass. Non per mille, ma per quattromila spettatori. L’amichevole che la Roma giocherà domenica a Frosinone contro gli ungheresi del Debrecen rappresenta un esperimento sociale importante nella lotta al virus: tutti coloro che entreranno allo stadio Stirpe dovranno essere vaccinati e possedere la certificazione idonea. In più dovranno essere dotati di una mascherina FPP2 da indossare negli spazi chiusi e in caso di assembramenti all’aperto. Gli steward all’ingresso provvederanno a verificare la regolarità della documentazione e misureranno contestualmente la temperatura corporea. Chi fosse sprovvisto del green pass, anche se provvisto di biglietto, non potrà accedere allo stadio e non verrà rimborsato.
ALLARGAMENTO. E’ un passaggio che può aprire una nuova era negli stadi, fornendo indicazioni anche per la prossima stagione. Decisivo è stato l’intervento di Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, che ha firmato il decreto che stabilisce i criteri per la presenza di pubblico. Invece degli annunciati 1.000, potranno entrare 4.000 tifosi, cioè circa il 25 per cento della capienza dello stadio Stirpe. Ma in tanti hanno protestato per il caro biglietti, distribuiti attraverso le ricevitorie Ticketone: costano 60 euro l’uno, che per un’amichevole di mezza estate contro un avversario di basso appeal sembrano francamente troppi.
POLEMICHE. Ma nelle ultime ore i tifosi della Roma sono finiti in vetrina soprattutto per un altro motivo: il corteo nel centro di Roma della notte tra mercoledì e giovedì, per festeggiare i 94 anni dalla nascita del club, ha provocato inevitabilmente assembramenti che hanno suscitato l’irritazione delle istituzioni. Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha sottolineato che questi fenomeni sono «benzina nel motore del virus in questa fase di ripresa dei contagi soprattutto tra i giovani». Il Lazio negli ultimi giorni ha fatto registrare un boom preoccupante di nuove positività, in buona parte dovute alla diffusione della variante Delta. Gli esperti attribuiscono il fenomeno ai festeggiamenti collettivi per la vittoria della Nazionale all’Europeo.
NON AUTORIZZATI. Inoltre, secondo quanto ha riportato l’Adnkronos, la manifestazione romanista partita da Piazza del Popolo e arrivata davanti alla prima sede della Roma, in Via Uffici del Vicario, non sarebbe stata neppure comunicata alla prefettura, che di conseguenza non avrebbe potuto autorizzarla. E’ curioso però che a vigilare sull’ordine pubblico ci fossero quattro blindati e due auto della polizia, più diversi agenti della Digos. E nessuno è intervenuto.
Proteste per il prezzo dei biglietti: 60 euro Polemiche anche per il raduno dei tifosi