«Serve un altro sindaco»
ROMA - Mentre Virginia Raggi continua a concedere gaudiose interviste, attribuendosi il merito di aver sbloccato la pratica dello stadio della Roma, dagli Stati Uniti arriva un duro attacco social di James Pallotta, che aveva costruito il progetto di Tor di Valle poi abbandonato dai Friedkin. «Eravamo pronti a spendere 750 milioni di euro per lo stadio - scrive Pallotta commentando l’annuncio della sindaca sulla famosa revoca del pubblico interesse -, lo può confermare anche Goldman (Sachs, la banca d’affari partner di
Pallotta, ndr) e lei fa questi annunci? Per il bene di Roma mi auguro che venga eletto un nuovo sindaco competente».
AL LAVORO. Intanto i Friedkin si sono già attivati per generare il nuovo processo, che passa necessariamente per l’individuazione dell’area più idonea alla costruzione. Come è noto, i nuovi proprietari della Roma non intendono costruire un quartiere o un complesso immobiliare ma solo uno stadio multifunzionale di cui usufruire 7 giorni su 7 che permetterà, secondo le analisi preliminari, di alimentare il flusso di ricavi del club senza determinare un investimento iniziale eccessivo sulle infrastrutture.
LA RETTIFICA. Nell’edizione di ieri, nell’articolo in cui raccontavamo la tribolata votazione che ha messo (al netto dei ricorsi e delle cause) la parola fine al progetto Tor di Valle, abbiamo erroneamente nominato il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, che invece non era presente alla seduta. Ce ne scusiamo con il diretto interessato, con il Comune e con i lettori.
«Avremmo speso 750 milioni e ora la Raggi annuncia che è tutto ok?»