Il baby Romero si è preso il palcoscenico di Auronzo
APPLAUSI A SCENA APERTI PER I NUMERI E I GOL DEL GIOVANE ARGENTINO
INVIATO AD AURONZO - La felicità non la dà l’età. Non s’era mai visto un ragazzino della Lazio, di 16 anni e qualcosa, strappare applausi, scatenare gioia e boati dentro lo stadio di Auronzo, prendersi il palcoscenico. Luka Romero ci è riuscito ieri, nel giorno dei suoi primi veri allenamenti. In mattinata s’è esibito al tiro a segno di fine seduta, nel pomeriggio ha colpito con innocenza, agevolezza e disinvoltura nelle esercitazioni 11 contro 0. Due gol, festeggiatissimi. Uno calciando col sinistro istantaneo, sul secondo palo. L’altro in tap-in dopo un tiro di Muriqi. Ha quasi oscurato la “bomba” di Milinkovic segnata nella partitella successiva: palla a rimbalzo, siluro sul primo palo sganciato dalla destra ed esultanza in stile Ibra, a braccia spalancate. Nessuno avrebbe mai immaginato un tiro anziché un cross, neppure Strakosha, rimasto di sasso.
LE ATTRAZIONI. Romero e Milinkovic si sono trovati nella stessa squadra, hanno condiviso giocate e ovazioni. Sarri ha schierato l’argentino a destra nel tridente composto con Muriqi e Jony. Milinkovic imperversava da mezzala. «Grande Luka», è stato il saluto dei tifosi sedotti dalla storia e dal soprannome (mini Messi) di Romero, sarebbe meglio dimenticarlo per il bene del ragazzo. Il sinistro fa pensare all’arte del calcio, il fisico (1,65 di altezza) ai folletti magici. L’augurio è che in futuro diventi il campione che tutti vorrebbero che fosse, ma a 16 anni c’è il rischio che il mondo ti cada addosso. Senza eccessi, frenando le suggestioni, deve crescere tra i big e la scuola Sarri è la migliore possibile. Mau ha iniziato a vedere all’opera Luka, era curioso anche lui. Oggi pomeriggio, nell’amichevole contro la Triestina (Lega Pro), la più probante finora, gli darà spazio nel secondo tempo. La partita inizierà alle 18,30, diretta su Sportitalia, Lazio Style Channel e Lazio Style Radio (sarà così anche per Lazio-Padova di martedì, ultimo test prima del rientro a Roma previsto il giorno dopo). Sarri ha apprezzato miglioramenti nell’amichevole contro il Fiori Barp Sospirolo (baricentro più alto, terzini aggressivi, pressione avanzata, palleggio da velocizzare), attende miglioramenti, non solo conferme.
IL LAVORO. Mau mercoledì ha concesso un pomeriggio di libertà, in mattinata s’era lavorato atleticamente (lunga serie di ripetute sul campo). Ieri è stata svolta una doppia seduta, in mattinata lavoro sui reparti (difesa e terzini, centrocampisti e attaccanti) e sui movimenti mnemonici (copertura difensiva e palleggio manovrato). Nella partitella del pomeriggio la Lazio è stata divisa in due. Gli arancioni: Marusic, Vavro, Patric, Kamenovic; Milinkovic, Leiva, Cataldi; Romero, Muriqi, Jony. I celesti: Lazzari, Luiz Felipe, Radu, Hysaj (poi Fares); Akpa Akpro, Escalante, Luis Alberto; Felipe Anderson, Caicedo e Raul Moro. La rosa è cresciuta negli ultimi giorni, a parte hanno lavorato Shehu, Durmisi, Andrè Anderson, Bertini, Maistro e Adekanye.
Ieri pomeriggio Strakosha, Felipe Anderson e Cataldi si sono recati al Pio XII di Misurina in visita solidale. L’ultimo giro di tamponi, effettuato 48 ore prima della partita con la Triestina, ha confermato le negatività certificate nei giorni scorsi.
Oggi giocherà nel secondo tempo dell’amichevole contro la Triestina