E ora l’Inter va a caccia di avversari
- Mezza estate da riorganizzare. E’ vero che staff tecnico e calciatori sono stati ben felici di veder cancellata la mini-tournée in Florida, uno degli stati americani con il tasso di incremento maggiore dei contagi da Covid. E, tutto sommato, è andata bene anche alla società, che dovrebbe cavarsela con il rimborso delle spese già sostenute dagli organizzatori. Resta il fatto che nella preparazione nerazzurra c’è un “buco” da coprire. Ovvio che gli allenamenti proseguiranno, ma il lavoro quotidiano ha bisogno di verifiche, vale a dire di amichevoli. Ebbene, finora i nerazzurri ne hanno affrontato una soltanto “vera”, contro il Lugano, sabato scorso, più gli allenamenti congiunti con Sarnico e Pro Vercelli. Saltate quelle in Florida (ma l’Arsenal aveva dato forfeit prima), ora, di ufficiali, restano quella con il Parma dell’8 agosto - l’avversario doveva essere l’Atletico Madrid a Tel Aviv ma per gli stessi motivi c’è stato un altro cambio di programma - e l’ultima prima dell’inizio del campionato, il 14 agosto, con la Dinamo Kiev.
A CACCIA DI AMICHEVOLI. La dirigenza nerazzurra si è già messa in moto per “coprire” il vuoto. Difficile che si riescano ad individuare due avversari, più facile che si organizzino uno o due allenamenti congiunti, con annessa partitella (in stile Sarnico e Pro Vercelli). E infatti si comincia domenica pomeriggio alle 18 con la Pergolettese (Serie C). Del resto, la ricerca non è semplice in quanto le agende delle squadre, a questo punto dell’estate, sono piene o quasi. Testare il lavoro non solo in allenamento è fondamentale anche perché c’è da lavorare sui rientri scaglionati dei nerazzurri che ancora mancano all’appello. Vecino, Vidal e Sanchez, oltre a Perisic che ha allungato le vacanze dopo la guarigione dal Covid, sono attesi per lunedì. Stesso discorso per Lukaku, che però avrebbe dovuto aggregarsi direttamente in Florida. Si sta riorganizzando con i voli poi sarà chiaro il momento del suo recupero. L’ultimo scaglione sarà quello composto dai campioni d’Europa, Bastoni e Barella, e quello del Sudamerica, Lautaro.
IN ATTESA. Chiaro come non sia semplice lavorare in questo modo per Inzaghi, alle prese anche con il guaio fisico accusato mercoledì nella partitella da D’Ambrosio. Il tecnico piacentino aspetta soprattutto l’esterno destro che dovrà prendere il posto di Hakimi. Il fronte Nandez resta aperto, ma con tanti fattori in gioco (tra cui Nainggolan e magari anche un altro giocatore) la quadratura del cerchio non appare immediata. E allora proprio Inzaghi si augura che Dumfries, laterale di ruolo e protagonista all’Europeo con l’Olanda, forzi la mano con il Psv non solo per andarsene ma anche perché il club accetti la formula del prestito con diritto di riscatto.
Lunedì gli ultimi arrivi, Lukaku doveva unirsi alla squadra negli States