Stadi aperti al 50 per cento
Varato il decreto del governo: in zona bianca spettacoli al chiuso con il 25% di spettatori Misure più rigide se la regione cambia colore
Ieri il Governo presieduto da Mario Draghi ha messo a punto il nuovo decreto con le misure anti pandemia Ecco quel che accadrà nello sport
L’era del Green Pass in Italia scatterà dal 5 agosto. Da quella data, di fatto sarà indispensabile possederlo ed esibirlo per svolgere qualsiasi tipo di attività. Sarà obbligatorio, evidentemente, anche per l’accesso agli eventi sportivi. Ieri, però, il Consiglio dei Ministri presiedutro da Mario Draghi ha finalmente stabilito che per quelli all’aperto la capienza consentita sarà del 50%, mentre per quelli al chiuso si partirà dal 25%. Significa che il prossimo campionato di calcio, oltre a ripartire con il pubblico sugli spalti, lo farà con gli stadi riempiti fino a metà. Era probabilmente difficile aspettarsi di più, considerando come si stava svolgendo il dibattito. Seppure ieri la Sottosegretario allo Sport, Vezzali, prima di partire pe Tokyo avesse reso nota la sua aspettativa «per gli eventi sportifatto in zona bianca, il 75% della capienza per gli impianti all’aperto e il 50% per quelli al chiuso». Nella sostanza non è stata soddisfatta la richiesta della serie A, appoggiata anche dal presidente federale Gravina, di aprire completamente gli impianti al 100% per i vaccinati. Ed è dunque plausibile che l’argomento venga affrontato in occasione dell’Assemblea che la massima categoria ha convocato per lunedì prossimo e nel prossimo CF il 27 a Roma. In questo arco di tempo la Figc spera di avere riscontri da Palazzo Chigi su un graduale programma di riapertura che, dopo il 22 settembre, porti a un aumento degli ingressi appunto fino ai tre quarti della capienza, linea condivisa col presidente della Lega, Dal Pino.
PARTENZA. La scelta del Governo, insomma, può essere interpretata come una base di partenza, motivata anche dall’accorgimento di voler evitare il rischio di ritrovarsi a fare marcia indietro qualora si dovesse verificare un’evoluzione negativa della pandemia. Resta il che le casse dei club torneranno ad avere un flusso derivato dagli incassi da stadio. Ciascun club deciderà adesso, con queste condizioni che permettono l’apertura delle campagne abbonamenti (fin qui bloccate), se riaprire agli abbonati oppure se la vendita sarà limitata ai biglietti di una singola partita. Altro aspetto importante, il limite del 50% dovrebbe consentire anche di riattivare le cosiddette aree hospitality, quelle in cui vengono forniti i servizi con standard più alti, riservati e che garantiscono incassi significativi.
DISCOTECHE ESCLUSE. Tornando al nuovo Decreto in generale, per pranzare o cenare al chiuso in un ristorante, dunque, sarà obbligatorio il green pass. Per ottenerlo basterà la prima dose del vaccino oppure un tampone eseguito nelle 48 precedenti. La “certificazione
verde” decadrà automaticamente, però, nel momento in cui non verrà rispettata la scadenza per sottoporsi alla seconda dose di vaccino. Oltre ai ristoranti, ma solo se si mangia e beve al chiuso seduti al tavolo, il green pass servirà per accedere a palestre, piscine, musei, fiere, congressi, concorsi e, naturalmente, a cinema e teatri. Resteranno escluse dal provvedimento, invece, le discoteche, per cui verranno stabiliti ulteriovi