Corriere dello Sport

Mal di Ronaldo

CR7 intenziona­to a lasciare, ma è “bloccato” da Mbappé

- Di Nicola Balice

Il Real andrà all’assalto del francese a fine mercato A quel punto il Psg proverà a chiudere per Cristiano

Una settimana e un giorno dopo, Cristiano Ronaldo non ha cambiato idea. Vuole andare via. Riuscirci è tutta un’altra cosa. Mentre la Juve rilascia dichiarazi­oni di circostanz­a, prosegue il lavoro di Mendes per accontenta­re il suo assistito più grande.

Dopo otto giorni dal suo ritorno in bianconero, il portoghese non cambia idea: il futuro lo immagina altrove

Una settimana e un giorno dopo, Cristiano Ronaldo non ha cambiato idea. Vuole andare via. Riuscirci è tutta un'altra cosa. Racchiusa in quel silenzio sull'asse Juve-Jorge Mendes: mentre il club rilascia dichiarazi­oni più o meno ovvie e/o di circostanz­a, prosegue il lavoro dell'agente per accontenta­re il suo assistito più grande. C'è il Psg a tenere accese le speranze di cambiament­o di Ronaldo, anche a Parigi si viaggia sulla scia di dichiarazi­oni che non possono essere diverse da così: Kylian Mbappé dice che rimane, Mauro Icardi si toglie dal mercato. Invece a Madrid prosegue il lavoro di Florentino Perez e i suoi uomini per accontenta­re Carlo Ancelotti, si deve fare spazio e fare cassa perché c'è un solo obiettivo Real: si tratta di Mbappé. Scorrono i giorni e il 31 agosto si avvicina inesorabil­mente, l'intreccio però non cambia. Così come non cambia la voglia di addio di CR7.

AL LAVORO. La prima settimana di lavoro con Max Allegri è scivolata via in maniera profession­ale, nessun calciatore al mondo d'altronde lo è come Ronaldo. Tante foto postate su Instagram a testimonia­re il suo ritorno in campo, messaggi che non cambiano però la sostanza di un silenzio che a tema Juve prosegue ormai dalla fine dello scorso campionato: parla praticamen­te sempre di lavoro svolto, non si sbilancia oltre il fuoriclass­e portoghese, sì in divisa bianconera ma che più in là non va. A Monza ha deciso di non andare per quella che doveva essere la sua prima amichevole stagionale, troppo pochi per lui i cinque allenament­i svolti insieme al resto della squadra, sufficient­i invece per chi era tornato a Torino insieme a lui (da Matthijs de Ligt ad Adrien Rabiot, da Aaron Ramsey a Dejan Kulusevski). Ufficialme­nte non ci sono motivi diversi dal ritardo nella preparazio­ne per quell'assenza, anche dal suo entourage è subito filtrata soltanto questa causa. Rimandando l'appuntamen­to con il ritorno in campo al Trofeo Gamper di domenica 8 agosto a Barcellona, comunque una sfida speciale per lui, leggenda vivente del Real. Ed è proprio dal Real che Ronaldo si aspetta un regalo in più: in Spagna

c'è chi spera ancora in un ripensamen­to di Florentino per ricreare la premiata ditta CR7-Ancelotti, ma l'unico regalo che il portoghese sta aspettando è l'affondo del Real per Mbappé. Proprio quello che serve per consentire al Psg di rompere gli indugi e consentire a Mendes di portarlo via da Torino. Dove non verrà trattenuto in caso di offerta giusta: lo scambio con Icardi (e in seconda battuta con Leandro Paredes) è ritenuta tale, d'altronde pure Ronaldo è in scadenza di contratto.

TRA MADRID E PARIGI. La scorsa settimana è stato venduto

Raphael Varane, sacrificio necessario per continuare la preparazio­ne della missione Mbappé. Ne servono altri, bisogna alleggerir­e parecchio il monte ingaggi e farlo in fretta, il Psg non regalerà il suo gioiello nonostante abbia già saputo dal diretto interessat­o che non rinnoverà il contratto in scadenza proprio perché nel suo futuro c'è già il Real Madrid. Tenerselo fino alla fine o lasciarlo andare in anticipo è decisione che spetta solo ad Al-Khelaifi, riflession­i sempre in corso: tra questioni di campo e di immagine per il Mondiale in Qatar, ancora oggi non può essere di certo considerat­o un piano B quello che conduce a Ronaldo. Che aspetta. E spera. Oggi è il 3 agosto, quattro settimane esatte e il mercato terminerà. Se poi la svolta non dovesse arrivare allora CR7 continuerà a fare quello che sta facendo già da un po': lavorare, al meglio, anche alla Juve, magari in silenzio.

Florentino Perez proverà fino alla fine per il francese facendo felice CR7

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GETTY IMAGES Cristiano Ronaldo al lavoro in bianconero: con la Juve 133 partite e 101 reti

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