«Torno subito ad allenarmi»
«Ora torno ad allenarmi più di prima perché ho una grossa responsabilità sulle spalle». Marcell Jacobs non si siede sugli allori e soltanto 24 ore dopo essere diventato il nuovo sovrano della gara regina di tutti sport, pensa già a come tenersi stretto lo scettro.
Ciò che più stupisce è che non ha solo vinto, ma l’ha fatto con un tempo stratosferico per la dimensione azzurra, sbriciolando il primato europeo e portandolo a 9”80. Nemmeno il fulmine azzurro se l’aspettava: «Non pensavo di fare un tempo così, però ho visto i tempi che il mio allenatore (Paolo Camossi; ndr) aveva scritto sotto il letto di nascosto prima che facessi le gare.
In semifinale aveva scritto 9”93, e io ho fatto 9”94. Poi, per la finale, aveva scritto 9”85, quindi lui sapeva che che ero in forma e che potevamo andare a medaglia, però non credo immaginasse che potessi vincerla così». Invece, è stato lui a sfrecciare più veloce di tutti sotto il traguardo che ogni essere umano vorrebbe tagliare per primo: «Me lo sono sognato, me lo sono rivisto nella mia testa mille volte che potevo vincere. Quando ho visto quel rettilineo nella finale, ero talmente tranquillo e volevo godermela perché non avevo più nulla da perdere, ma solo da guadagnare. Ho detto divertiti e vai più veloce che puoi». In quell’istante preciso, quello che tutti sognano, la mente si è svuotata: «Cosa ho pensato quando ho tagliato il traguardo? Non me lo ricordo». In quell’attimo, a Desenzano del Garda è esplosa la festa. «Ho provato a sentire casa, ma era ingestibile - racconta -. Erano tutti talmente agitati che ho detto: “Vabbé, ci sentiamo dopo”». Mamma Viviana chiede il record mondiale, Marcell ci ride su e replica: «Non scherziamo e non facciamo paragoni con Usain, che ha fatto la storia dell’atletica mondiale. Lui è lassù, io molto più giù».
Marcell: «Mi sono detto “divertiti e vai veloce”. Ora sento la responsabilità»