Marcell e Gimbo, i nuovi Mida
Di solito per 100 e 200 gli organizzatori pagano il doppio rispetto alle gare dell’alto Magnani, il manager di Jacobs: «Ci ha chiamato anche la Ferrari» La sua medaglia frutterà 3 milioni
Quanto valgono gli ori sui 100 di Marcell Jacobs e nell’alto di Gianmarco Tamberi? Milioni di dollari. La valuta americana è quella di riferimento nel mondo dell’atletica. Ma c’è da fare una distinzione: le gare dello sprint sono generalmente pagate il doppio rispetto a quelle del salto in alto dagli organizzatori dei grandi meeting.
«Per Jacobs si può arrivare a un ingaggio di 150.000 dollari (125.000 euro; ndr) per una gara sui 100 nelle riunioni del circuito Diamond League ci spiega Marcello Magnani, il ferrarese manager dell’azzurro, uno dei 180 riconosciuti da World Athletics - Questo vale per i meeting che hanno un budget-atleti di almeno due milioni». Parliamo quindi di Eugene, Zurigo, Losanna, Parigi, Bruxelles, le prossime tappe del massimo circuito.
A quale parteciperà Jacobs? «Per contratto Nike, la prima uscita sarà a Eugene il 21 agosto. Dopo lo splendido oro olimpico ci hanno riconosciuto un extra fuori accordo di poco meno di 100.000 dollari». Il valore contrattuale dello sponsor tecnico si aggira già sul milione di dollari (860.000 euro circa). In Oregon sarà occasione anche di rivincita per le frecce Usa uscite sconfitte da Tokyo. «Beh, se vorranno la rivincita, allora dovranno rimettere mano al portafogli, l’ingaggio è sempre in proporzione al cast».
Primo impegno in Europa potrebbe essere Losanna il 26 agosto, visto che a Parigi non ci sono i 100. «Ma c’è anche l’ipotesi Bruxelles (3 settembre), dal momento che dovrà essere presente alla finale di Zurigo dell’89 agosto quale classificato nel ranking dopo i punti acquisiti a Stoccolma e Montecarlo».
Fin qui i cachet-gara. Ma quanto può valere in un anno l’immagine di Jacobs? «Difficile quantificare - chiarisce Magnani - Perché sono tante le componenti e non si può pianificare tutto in 24 ore. Non abbiamo fretta, ci vorranno almeno una decina di giorni per metabolizzare questo trionfo e poi esaminare al meglio tutte le possibili opzioni».
Sì, ma tra ingaggi, sponsorizzazioni e pubblicità a che cifra arriviamo? «Tra i 2,5 e i 3 milioni di dollari a stagione, se riusciremo ad intervenire su alcuni impegni che Marcell aveva già sottoscritto». Il riferimento è al contratto, in scadenza il prossimo anno, con l’agenzia DOOM riconducibile a Fedez.
E se la Nike festeggia il ritorno di un suo atleta sul trono olimpico dei 100 (l’ultimo fu Maurice Greene a Sydney 2000), dopo il trionfo a Tokyo gli sponsor fanno già la fila per abbinare al loro marchio l’immagine di Jacobs. Come la Ferrari ad esempio. E il Cavallino rampante non è il solo. «Mi hanno chiamato già in tanti, dalle case produttrici di occhiali sportivi a industrie alimentari come il parmigiano. Sì, c’è stato un interessamento anche da parte della Ferrari. Ma come detto, non c’è fretta. Prima dobbiamo pianificare il futuro di Marcell e in questo processo andrà coinvolto, oltre al diretto interessato naturalmente, anche il suo gruppo sportivo delle Fiamme Oro, con il quale c’è già molta collaborazione».
Nella scuderia Magnani figurano anche due stelle emergenti dell’atletica azzurra: Alessandro Sibilio, 22 anni, che ha corso la finale dei 400 hs stamane, e Nadia Battocletti, ieri splendida settima sui 5000 a soli 21 anni.