Corriere dello Sport

Arnautovic show a Casteldebo­le

Al lavoro con il Bologna dalle 16, risponde a ogni incoraggia­mento. Discorso alla squadra di Sinisa

- Di Dario Cervellati

«Grande Marko» gli hanno urlato dalla strada un paio di tifosi rossoblù, quando ieri pomeriggio lo hanno visto, per la prima volta, circumnavi­gare un birillo e scattare nella loro direzione. Arnautovic ha alzato lo sguardo, ha risposto con un pollice alto, e poi è tornato a correre a testa bassa. Stavolta era davvero lui in campo a Casteldebo­le. L’attaccante austriaco, a partire dalle ore 16, ha vissuto il suo primo giorno di scuola con il Bologna.

ATTESA RIPAGATA. Già durante la scorsa settimana non era difficile vedere qualche automobile accostarsi alla rete del centro tecnico Niccolò Galli. C’era voglia di gustarsi le prime giocate del nuovo numero 9 del Bologna dopo l’estenuante trattativa di marcato che sembrava poter terminare con lo sbarco in città di Marko e della moglie Sarah. Dal lato del guidatore si abbassava il finestrino e insieme all’aria condiziona­ta, a scontrarsi con la canicola di quei giorni, usciva ogni volta una voce diversa che poneva sempre la stessa domanda: «C’è Arnautovic?». «Forse è quello» rispondeva chi era già lì da un po’ a cercare il bomber. Ma era sempre solo un’illusione. Arnautovic fino a quando, domenica, non è stata data l’ufficialit­à al trasferime­nto dalla Cina non poteva di certo allenarsi dentro le strutture rossoblù. L’attaccante aveva potuto visitare i campi, la palestra. Aveva ricevuto dallo Shanghai Port anche il permesso per sostenere tutte le visite mediche necessarie, ma fino alla firma non poteva fare nulla di più. Il preparator­e Max Marchesi gli aveva preparato una scheda di lavoro da seguire. E fino a ieri pomeriggio, quando Mihajlovic ha potuto prenderlo sotto la propria ala, aveva fatto in solitaria con quella.

PRIMO GIORNO. Ma adesso è iniziata davvero la sua nuova avventura. Arnautovic è arrivato al campo di allenament­o a metà pomeriggio. Non c’era ancora nessun supporter ad aspettare. I cacciatori di firme e foto sono arrivati un po’ più tardi. Alla fine si sono ritrovati in una decina con sciarpe e magliette da autografar­e. Alcuni si erano messi davanti al cancello d’ingresso, altri lungo la rete sulla stradina che separa i campi dall’asse attrezzato: tutti con la speranza di vedere Arnautovic da vicino. Marko nel frattempo si era cambiato. Al fianco di Baldursson con cui ha scambiato qualche chiacchier­a in inglese è entrato sul terreno di gioco che sarà suo per almeno i prossimi 3 anni di contratto a cui seguirà l’opzione per un quarto. Mihajlovic era già lì ad aspettarli insieme al suo staff. Li ha radunati tutti attorno a sé per spiegare cosa si aspettava da loro e per commemorar­e le vittime della strage del 2 agosto 1980. Arnautovic è stato in silenzio. Anche dopo non si è più sentita la sua voce. Ha fatto i primi passaggi ai futuri compagni. Qualche tocco con la suola poi è andato su un altro campo per seguire un programma di lavoro atletico.

FORMA. Dai primi test Marko era apparso in grande forma e con grandi potenziali­tà fisiche. All’Isokinetic gli hanno già fatto anche la M.A.T., un'analisi accurata del movimento, registrand­o ottimi risultati. Ma è chiaro che dopo le vacanze serve un po’ di tempo per andare al pari dei compagni che hanno lavorato in ritiro a Pinzolo. La curiosità è quella di capire se Arnautovic riuscirà a giocare già contro il Liverpool e se si confronter­à domenica 8 agosto contro il Pordenone. L’attaccante indosserà il numero 9. Le sue magliette sono già in vendita e questa mattina Arnautovic si presenterà alla città in conferenza stampa.

I rossoblù hanno commemorat­o in campo la strage della stazione

 ?? BOLOGNAFC ?? Alcuni scatti del primo allenament­o di Arnautovic: qui sopra è a fianco a Santander e Mihajlovic osserva
BOLOGNAFC Alcuni scatti del primo allenament­o di Arnautovic: qui sopra è a fianco a Santander e Mihajlovic osserva

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