Tutti (o quasi) presenti, ora si vola
Eccolo il giorno che Vincenzo Italiano aspettava da quando ha messo la firma sul contatto con il club viola e ha iniziato a pensare alle idee da mettere in pratica, alla squadra da costruire. Ma per realizzare tutto ciò, serviva e serve un gruppo formato, numericamente in grado di sopportare e supportare le intenzioni dell’allenatore siciliano: con l’ingresso al centro sportivo di Pulgar, Pezzella, Castrovilli, Martinez Quarta, Nico Gonzalez e Kouame per gli allenamenti individuali, e con il ritorno in campo del gruppo dopo i due giorni di riposo post Moena, da oggi si fa la Fiorentina.
UNDICI OGGI. Non è la versione definitiva e non può esserlo: manca sempre Amrabat che in Olanda continua la fase di recupero dall’intervento per la pubalgia e c’è la variabile-mercato che incomberà per le prossime quattro settimane. Siccome però sono da escludere stravolgenti o rivoluzioni, fatti salvo clamorosi cambi di strategia, lo scheletro e la struttura portante di questa squadra adesso sono quelli su cui deve intervenire Italiano per creare e plasmare la Fiorentina che vuole. Quando mancano meno di venti giorni al debutto in campionato. Dragowski tra i pali; Lirola, Milenkovic, Pezzella e Biraghi nella linea a quattro di difesa; Pulgar tra Castrovilli e Bonaventura a centrocampo; tridente offensivo incentrato su Vlahovic con Nico Gonzalez e Sottil ai lati: questa è la Fiorentina del 3 agosto, non resta che da capire come sarà il 22 all’Olimpico contro la Roma (intanto, sempre oggi saranno ufficializzate le due amichevoli del fine settimana).
UNDICI DOMANI. Lo decideranno appunto le situazioni di mercato che andranno a definirsi in un periodo di tempo che col suo trascorrere ormai è diventato non troppo lontano da ora, con il fondamentale contributo dei colloqui che Italiano avrà con i Nazionali appena ritrovati in scia a quelli in Val di Fassa con ciascun altro componente della rosa. Detto che Nastasic è pronto a prendere il posto di Milenkovic se West Ham o Siviglia “affondano” il colpo dell’offerta; che Zappacosta e Stryger Larsen sono in cima alla lista delle preferenze se l’Olympique Marsiglia si decide a pareggiare la richiesta per prendere Lirola; che se càpita l’occasione viene inserito un altro esterno d’attacco (due che piacciono sono Orsolini e Brekalo) la necessità è rappresentata dall’inserimento di un regista “vero”, che abbia le caratteristiche adatte e sviluppare il gioco di Italiano. Tra le varie chiacchierate, quella più importante sarà con Pulgar, ma per quanto eclettico e disponibile sia, il cileno non è (non dovrebbe) l’elemento che si può prendere sulle spalle la responsabilità appena ricordata. Torreira, Sensi e Skhiri, quindi, rimangono lì in sospeso e, a breve, si saprà.
Squadra di fatto al completo con i ritorni dei nazionali: la tattica non aspetta