Mancano altri due innesti ma il Palermo è delineato
In attesa di Brunori in attacco, Filippi ha già dato una fisionomia ai rosanero. Con riscontri validi
Il Palermo è rientrato in sede ma osserverà due giorni di riposo totale prima di riprendere ad allenarsi allo stadio Barbera giovedì 5 agosto. Lo slittamento del primo impegno ufficiale, ovvero il primo turno della Coppa di C (si giocherà il 21 e non più il 14), permette di avere altro tempo per limare i dettagli della preparazione. Il bilancio delle due settimane di San Gregorio Magno è certamente positivo. Molti dei “punti neri” della scorsa estate, che poi pagati a caro prezzo con un avvio disastroso, sono stati prevenuti e superati. La struttura ha permesso di lavorare bene, le amichevoli ci sono state, probanti per la caratura degli avversari e convincenti per il rendimento della squadra.
L'ATTESA DI BRUNORI. C'è però ancora abbastanza da fare soprattutto per dotare Filippi della rosa definitiva da plasmare. Mancano almeno due pedine, se non tre, rispetto alle intenzioni iniziali di tecnico e società. Una, l'attaccante, è stata già definita ma non potrà materialmente lavorare con la squadra almeno per altri 10-15 giorni. Brunori, la stagione scorsa in B con l'Entella, scelto da Castagnini e avallato dall'allenatore, dovrà infatti completare una quarantena di 10 giorni per essere in arrivo dal gruppo della Juventus Under 23 nel quale ci sono stati due positivi al Covid. Non arriverà a Palermo prima della fine della prossima settimana. Poi c'è il centrocampista che dovrebbe coprire l'ultimo slot al momento a disposizione del club; ma prosegue sotto traccia anche la ricerca di un difensore, per cui però si attende l'uscita, per nulla facile, di pezzi da novanta come Somma e Crivello, che al momento restano in rosa anche se non faranno parte del progetto tecnico.
IL CANOVACCIO. Il completamento e soprattutto l'integrazione dei nuovi è ovviamente essenziale per il salto di qualità cercato da Filippi e dalla società. Ma il ritiro e i test disputati hanno già fatto chiaramente intravedere che il Palermo ha già una sua struttura delineata: il canovaccio è identico a quello del ciclo vincente della scorsa primavera, in cui la squadra si arrese solo all'Avellino e a causa della posizione in classifica. I movimenti sul campo si vanno rifinendo, prevedendo qualche variazione rispetto alla passata stagione. De Rose è sempre più leader (e sarà infatti anche il capitano) ma non è un regista tradizionale, per cui se il gioco non passa da lui, sono i trequartisti ad abbassarsi moltissimo per proporre soluzioni offensive.
Gli esterni restano sempre molto alti e la squadra prova in ogni caso a comandare la partita, iniziando la manovra dai tre difensori. Si riconosce un meccanismo cui il gruppo si è ormai abituato ma restano un paio di dubbi. Il più grosso è relativo alla concretizzazione del gioco. Possono segnare tutti e questo è un bene, ma serve una punta centrale che oltre ad essere un riferimento tattico, la butti dentro. Per questo si attende di valutare l'apporto di Brunori ad un gioco che ha già una sua linearità, così come la crescita di condizione di Fella e Floriano il cui ruolo sarà fondamentale. Prevista inoltre almeno un'altra amichevole, probabilmente domenica 8, con avversario da definire, quasi certamente una squadra siciliana di categoria inferiore.
Il gioco sta offrendo risposte interessanti Rimane da sfruttare uno slot in difesa