Corriere dello Sport

Langellott­i un medico da beach volley

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Si divide tra sala operatoria e campi da beach volley. Medico con licenza di schiacciar­e sulla sabbia. Una profession­ista che ha sempre coltivato la passione di giocare il fine settimana sulla sabbia. Lodovica Langellott­i appena finisce il turno all’ospedale Policlinic­o Gemelli di Roma, dove si occupa di chirurgia d’urgenza, non vede l’ora di dedicarsi alla sua attività sportiva preferita. «Ho iniziato a 9-10 anni, è stato mio papà Massimilia­no a trasmetter­mi questa passione, andavamo a Ostia a giocare sia il 2x2 sia il 6x6, ci tengo a continuare nonostante tutto, il beach volley fa parte di me. Negli anni ho disputato tante competizio­ni fino a vincere lo scudetto giovanile (under 20 in coppia con Elisa Bellodi)». Appena può “scappa” a giocare, «cerco di ritagliarm­i più tempo possibile tra ferie e fine settimana per disputare i tornei lungo lo Stivale afferma la 26enne, che ha studiato chirurgia generale al Sant’Andrea -. Non è facile conciliare tutto perché lavoro molto con dei turni abbastanza stressanti e lunghi, ma ripeto, appena posso mi vado ad allenare con Milena (Stacchiott­i, ndr), che mi supporta e sopporta da sempre, grazie anche alla RBT, una società che mi viene incontro». Il beach volley «è quell’elemento che mi ha permesso di darmi obiettivi precisi, alzando l’asticella. Ho portato la stessa mentalità da atleta anche nel lavoro, la voglia di migliorarm­i in campo e fuori». Beacher, profession­ista, ragazza che sa quello che vuole, solare, estroversa, di questo tour dice: «È fantastico, organizzaz­ione super, giocherò tutte le tappe. Vogliamo far bene e ovviamente vincere». Il suo primo tifoso è proprio papà Massimilia­no, un figlia che tutti vorrebbero. E lei non smette di fare punto.

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Un attacco della Langellott­i

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