Corriere dello Sport

Quando lo sport scatena demoni

Simone Biles travolta dal peso di dover vincere sempre. Ma non dovrebbe essere un divertimen­to?

- di Luvi

Di solito pensiamo che quando uno vince tutto non può stare meglio di così. La vittoria è un arrivo, la più bella fine di un percorso di impegno e sacrificio che il più delle volte dura tutta la vita. Pensa se uno poi vince tutto quello che può vincere, se domina in maniera così incontrast­ata che poi nessuno ha più nessun dubbio sul fatto che tu sia il più forte del mondo. Si tende a pensare che dopo quattro ori olimpici nella ginnastica artistica, cinque titoli mondiali, e una quantità di altre medaglie che faccio fatica a contare sulla sua pagina di Wikipedia, Simone Biles sia a posto per tutta la vita.

Purtroppo lo sport non funziona così. A quei livelli, non importa quanto hai già vinto, è difficile che ti passi la fame. La vittoria diventa un punto di partenza, e allora è tutto da rifare. Prepari un’altra Olimpiade, un altro Mondiale, questa volta però con tutta la tua bella valigia di titoli conquistat­i e le aspettativ­e del mondo addosso.

Adesso a me viene da pensare che quando mi guarda qualcuno non sono più capace neanche di camminare su una linea dritta, non immagino cosa possa passare nella testa di una ragazza poco più grande di me che sa di essere sotto gli occhi di milioni di persone. Lei l’ha detto: «Ho i demoni nella testa», e coi demoni nella testa non ti diverti più.

Tutti noi quando decidiamo di iniziare uno sport lo facciamo per divertirci, perché ci piace. Quando però guardiamo atleti di questo livello, che loro si divertano o no non ci interessa più: noi li guardiamo per vederli vincere. Come ha detto Gregorio Paltrinier­i, diventa tutto dovuto. Quante volte ci siamo sentiti dire «l’importante non è vincere, ma partecipar­e»? Deve valere per tutti però. Io lo cambierei con «l’importante non è vincere, ma divertirsi», sapendo che, il più delle volte, quando ti diverti vinci anche.

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GETTY Simone Biles, 24 anni, consolata dalla sua allenatric­e Cecile Landi

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