La proposta di Ferrero: «Mou, ti do Damsgaard»
Il tecnico, dopo il mancato arrivo di Xhaka, si affida al campione d’Europa: lezioni tattiche disegnando le posizioni sul campo per dare equilibrio al reparto
Bryan, già uomo spogliatoio, sarà anche vice capitano della Roma Accanto a lui Veretout, tornato a tempo pieno a lavorare col gruppo
Mourinho insedia l’unità di crisi a centrocampo. Il tecnico portoghese in questi giorni lavora molto su questo reparto, dove è rimasto un vuoto per il mancato arrivo di Xhaka. Lunedì, nel primo giorno di allenamento, ha parlato a lungo con Bryan Cristante. In attesa di capire chi arriverà, affiderà al campione d'Europa le chiavi del centrocampo. Le lezioni tattiche sono cominciate subito. Mourinho stima molto l’azzurro, apprezzato durante l’Europeo. Praticamente sfumato Xhaka, Cristante sarà una pedina fondamentale per il nuovo allenatore. In questi primi giorni di lavoro insieme Mourinho gli ha spiegato i movimenti, disegnando le posizioni sul campo. Tra meno di venti giorni parte il campionato e il tecnico si prepara a cominciarlo con i giocatori che ha. Cristante ha un ruolo di leader anche all’interno dello spogliotoio, sarà il vice capitano della Roma. Nel 4-2-3-1 di base a centrocampo con Bryan ci sarà Veretout, che sta recuperando, ormai svolge quasi tutti gli allenamenti con il gruppo. Il francese sarà pronto per l'inizio del campionato. La coppia titolare sarà composta da loro due. Cristante è un giocatore ritrovato per Mourinho, perché lo scorso anno è stato quasi sempre utilizzato da difensore centrale, anche se il giocatore ha ribadito anche in una recente intervista al nostro giornale di sentirsi un centrocampista.
UN LEADER. Cristante gode la fiducia di tutti a Trigoria. De
Rossi, nel giorno del suo addio alla Roma lo incoronò suo erede: «Io ne voglio altri cento di giocatori così perché anche se non è nato a Roma… Ci mette l’anima, da romanista. Non è solo una questione di essere nati nella Capitale». Parole che Cristante si porta dentro, ancora oggi. Anche in Nazionale ha dimostrato la sua importanza. Ha giocato tutte le partite, esclusa la semifinale, partendo sempre dalla panchina. Mancini non ha mai avuto il dubbio di convocarlo e da dodicesimo è riuscito ad essere protagonista. È stato decisivo in finale con la spizzata di testa che ha portato al pareggio di Bonucci e con la fisicità che ci ha messo in finale contro l’Inghilterra. Dopo aver trascorso la vacanza con la famiglia a Forte dei Marmi da lunedì si è messo a disposizione dell’allenatore, con il quale aveva già parlato al telefono ricevendo i complimenti per l’Europeo vinto. «Il suo ingresso in finale è stato decisivo», aveva detto lo Special One. Con Mourinho tornerà a giocare a centrocampo e oggi il primo posto da titolare è il suo. A 26 anni può essere la stagione della sua consacrazione. Si è presentato in ritiro in buone condizioni, potrebbe già giocare nelle prossime partite. È un calciatore integro fisicamente, molto scrupoloso in allenamento e alla vita privata. A
settembre si parlerà del rinnovo del contratto fino al 2025. Ha chiuso la stagione 2020/2021 con 58 partite complessive, di cui molte, nella Roma, da difensore. Adesso si riprende il suo ruolo.
BOVE PROMOSSO. Diawara in questo momento è il primo cambio e dovrebbe restare. Sarà promosso Bove, che è piaciuto a Mourinho durante il ritiro portoghese. La decisione sui giovani sarà presa al rientro dal Portogallo, ma a questo punto potrebbe partire uno tra Darboe e Villar, entrambi hanno richieste. Anche Bove ha avuto quattro richieste da club di serie A, ma la Roma non le ha prese in considerazione. Da venti giorni sta giocando con un tutore al braccio per la frattura al radio. L’infortunio al braccio lo condiziona, il ragazzo, che ha solo diciannove anni, può crescere ancora.
Diawara primo cambio. Promosso Bove: è piaciuto allo Special One