Un mare d’oro
I Giochi di Tokyo stanno mostrando la nostra tendenza a saper fare tutto Sono finora 29 i successi azzurri di diverso tipo Solo quattro Paesi hanno distribuito i loro trionfi su più sport di noi Ieri la vela, oggi sarà il ciclismo, ogni giorno c’è almeno
Ieri siamo andati a vela con Tita e Banti: vento in poppa e quinto oro. Oggi saliamo in bicicletta con Ganna e gli altri boys della pista e sarà oro oppure argento. Ma ogni giorno ce n’è una o anche più d’una di medaglia olimpica, negli sport più disparati, senza trascurare la tradizione: corriamo (con Jacobs) e saltiamo (con Tamberi) meglio di tutti a questo mondo e pazienza se qualcuno all’estero non la prende benissimo. Però non devono farci arrabbiare perché possiamo difenderci a colpi di taekwondo (Dell’Aquila), con le giuste tecniche di judo (Giuffrida e Centracchio), financo a pugni (Irma Testa) o con arco e frecce (Nespoli), pure tirando di scherma malgrado la mancanza di ori. Ma siamo un popolo pacifico con un patrimonio artistico che tutti ci invidiano, compresa Vanessa Ferrari, arte (in ginnastica) allo stato puro. Circondati dall’acqua non possiamo non cavarcela anche lì: con i remi oppure a nuoto.
Benvenuti nella Polisportiva Italia. Con la medaglia annunciata di oggi, la trentesima, salgono a 13 le discipline che ci vedono sul podio quando mancano ancora cinque giorni alla fine dei Giochi. Solo quattro Paesi, a Tokyo, stanno distribuendo i loro successi su un numero maggiore di discipline, ma tutti e quattro possono contare su più podi: gli Stati Uniti ha 73 medaglie spalmate su 18 discipline, la Cina 69/17, la Russia 52/14 e la Gran Bretagna 43/15.
FORZIERE.
Con il passo falso della scherma (cinque podi e neanche un oro), è diventato il nuoto lo sport che ha contribuito di più al medagliere azzurro malgrado sia mancata anche in questo caso la vittoria. Sulla qualità dei successi domina l’atletica, grazie alle imprese dei nuovi gemelli d’oro, Jacobs e Tamberi. Se dovessimo fare invece un rapporto tra tesserati e risultati, i pesi (cinque atleti presenti a Tokyo e tre medaglie) staccano tutti.
ALLA PARI.
I cinque anni passati tra un’edizione e l’altra dei Giochi e il dopo Covid hanno contribuito a una spedizione giapponese da grandi numeri con 385 atleti. La strada maestra è stata il grande equilibrio tra uomini (198) e donne (187), distribuiti su tutte le regioni d’Italia (Molise compreso con un’atleta e una medaglia: Centracchio, nel judo) e anche buona parte del mondo grazie ai 46 di loro nati all’estero e oggi orgogliosamente azzurri. Proprio ieri la vittoria di Ruggero Tita e Caterina Banti ha messo una nuova tacca nella storia dello sport italiano: si tratta del primo successo “misto” ai Giochi. Ne arriveranno sicuramente altri.
COMPLETI.
Un po’ si sapeva, ma l’Olimpiade di Tokyo sta confermando la nostra tendenza a saper fare bene tutto. La realtà è che siamo bravi, forse anche più di quanto immaginiamo con tecnici di alto livello che si confrontano tra loro, per trasmettersi conoscenze, esperienze, che possono poi calare nella loro disciplina specifica. Poi ci sono gli atleti: ragazzi
che in questi ultimi mesi ne hanno passate di cotte e di crude per cercare di allenarsi, non perdere il ritmo malgrado la pandemia e un’Olimpiade dispari. Impossibile prevedere con quante medaglie chiuderemo questa edizione dei Giochi ma il messaggio che arriva da Tokyo, forte e chiaro, è quello di un Paese vivo, che sa seminare a lungo e raccogliere quando serve, adattandosi a tutte le difficoltà.
ASPETTANDO LE SQUADRE.
E’ vero però che manca qualcosa, alme
no per adesso, ed è la vittoria di squadra. Oggi due discipline (pallanuoto maschile e pallavolo femminile) incrociano la Serbia per entrare in semifinale ma ieri abbiamo perso per strada sia il basket (e non è una delusione) che la pallavolo maschile. Una gioia di squadra da aggiungere all’Europeo di calcio sarebbe davvero la ciliegina sulla torta della spedizione italiana, l’ulteriore dimostrazione di come dallo sport italiano possano imparare in molti. Anche in Italia.
Mancano le squadre Speranze accese con pallanuoto e pallavolo femminile