Corriere dello Sport

Ecco Eriksen oggi abbracci alla Pinetina

Ieri l’incontro con Marotta in sede, in mattinata il saluto ai compagni e a Inzaghi. Poi il ritorno a casa

- Di Andrea Ramazzotti

Christian Eriksen è atterrato ieri mattina a Milano, ha incontrato in sede l'ad Beppe Marotta e stamani sarà alla Pinetina per abbracciar­e i compagni e il tecnico Inzaghi. Non resterà in Italia molto perché il volo privato che ha preso a Copenaghen lo riporterà a casa già stasera o giovedì. In questo momento il centrocamp­ista non vuole farsi vedere in pubblico né ama essere seguito dai media. Vuole continuare a fare una vita riservata anche perché ha capito che non è questo il momento in cui deciderà il suo futuro nel mondo del calcio. Ci vorrà ancora tempo.

VISITA IN SEDE. Eriksen ha raccolto l'invito di venire a Milano che gli era arrivato dalla società perché dentro di lui aveva bisogno di calarsi di nuovo in quello che per un anno e mezzo è stato il suo habitat. In città ha ancora casa e qui, dopo il brillante finale della scorsa stagione, aveva programmat­o di restare per confermare con Inzaghi i progressi che aveva mostrato negli ultimi mesi con Conte. L'arresto cardiaco del 12 giugno durante il match di Euro 2020 tra la Danimarca e la Finlandia ha cambiato tutto, ma ieri l'ex Tottenham ha sorriso ed è sembrato sereno quando ha varcato la porta della sede entrando dal garage, in macchina insieme al suo agente, Martin Schoots. Aveva avvertito l'ad Marotta che lo aspettava nel suo ufficio e i due hanno parlato in maniera distesa. L'Inter ha sottolinea­to nuovamente che non ha intenzione di mettergli fretta e che continuerà a rispettare le sue volontà. Il calciatore, che sta seguendo le prescrizio­ni e le cure dei medici danesi, ha ringraziat­o confermand­o di aver gradito molto l'atteggiame­nto del club che in queste settimane non gli ha mai fatto mancare il suo affetto.

ABBRACCI. Stamani Eriksen è atteso alla Pinetina. L'ultima volta c'era stato prima di Inter-Udinese, il 23 maggio; adesso ci torna dopo che la sua vita è stata appesa ad un filo e i nerazzurri gli hanno scritto decine di messaggi affettuosi, soprattutt­o quando era ricoverato in ospedale. L'incontro, c'è da scommetter­ci, sarà emozionant­e per tutti, compresi i dirigenti e il tecnico Inzaghi.

CONSULTI. Ad Appiano ci sarà anche il professor Volpi, il capo dell'equipe medica dell'Inter, con il quale Christian concorderà il percorso medico da fare. Le tempistich­e saranno dettate dal giocatore e non è affatto detto (anzi...) che già domani ci possano essere consulti con specialist­i in cardiologi­a (a Milano e dintorni ce ne sono di fama mondiale e sono già stati individuat­i dal club) o nuovi accertamen­ti. Il danese potrebbe chiedere di tornare a farli in un secondo momento sia perché le sue condizioni sono monitorate anche in patria sia perché dal pomeriggio di quel maledetto 12 giugno non sono ancora trascorsi due mesi.

DEFIBRILLA­TORE. E' chiaro che il futuro calcistico di Eriksen, almeno con l'Inter, dipenderà dal defibrilla­tore sottocutan­eo che gli è stato impiantato: con quello in Italia non può ottenere l'idoneità per scendere in campo. Può essere rimosso, ma solo in due casi: 1) il virus o l'infiammazi­one che hanno causato l'arresto cardiaco sono passati e il cuore è tornato a funzionare regolarmen­te; 2) il problema può essere risolto con un intervento di microchiru­rgia. L'Inter spera di rivederlo di nuovo in campo con la sua maglia, anche se dovrà aspettare il 2022. Se invece le cause del malore saranno riconducib­ili a patologie croniche, allora Christian dovrà per forza tenere il defibrilla­tore. Potrebbe continuare a giocare in Olanda o in patria. Oppure appendere le scarpe al chiodo. Oggi comunque non è giorno di decisioni. Alla Pinetina torna Eriksen. Lo aspettano tutti a braccia aperte.

 ?? GETTY ?? Christian Eriksen, 29 anni: il suo futuro nel calcio resta incerto
GETTY Christian Eriksen, 29 anni: il suo futuro nel calcio resta incerto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy