Vola lo Shakhtar di De Zerbi grazie a Tete e Patrick
De Zerbi sorride: al debutto europeo sulla panchina dello Shakhtar, una rimonta in Belgio gli vale mezza qualificazione. Tete e Alan Patrick, un rigore vincente più l'indovinato cambio dell'intervallo. Questi gli ingredienti che servono per un secondo tempo di rincorsa e spessore. L'impronta brasiliana della squadra che ha nel mirino un posto nel girone di Champions League, si vede subito. E per il tecnico, che in campionato è partito col piede giusto - la sua squadra è a punteggio pieno dopo due partite – al ritorno basterà gestire questo risultato per andare avanti in Champions. Lo Shakhtar Donetsk che l'anno scorso ha imposto due pareggi all'Inter, eliminandola dall’Europa che conta, per poi cadere sotto i colpi della Roma negli ottavi di Europa League, impiega dieci brasiliani tra titolari e subentri. In questo Roberto De Zerbi non inverte la tendenza. Laddove Marlon, arrivato con lui dal Sassuolo, è già un punto fermo della difesa. Eppure la costruzione dal basso non funziona granché, in occasione del gol di Onuachu - un gigante nel gioco aereo - che sembra mettere in difficoltà De Zerbi.
PSV A VALANGA. Nel terzo turno preliminare di andata, la nobiltà europea di Psv e Monaco prevale in modo netto: gli olandesi fanno fuori il Midtjylland in poco più di mezzora, segna il solito Mario Gotze con l'aggiunta di Madueke e Gakpo. Per la squadra del Principato, ecco un 2-0 a Praga contro lo Sparta grazie a Tchouameni e Volland. Il franco-camerunense è vittima di insulti e ululati razzisti, da qui la minaccia del Monaco - a margine del confronto con l'arbitro Oliver, l’arbitro inglese del «bidone della spazzatura» di Buffon, che sospende momentaneamente la partita - di lasciare il campo. Lo Young Boys riacciuffa il Cluj allo scadere (1-1) con il gol di Sierro. Stesso risultato in Olympiacos-Ludogorets – greci in salvo grazie a Camara dopo il vantaggio di Despodov – e per la Stella Rossa di Stankovic: i serbi giocano in dieci l'ultima mezzora contro il Tiraspol.