Napoli, guida Zielinski E spunta l’idea Obiang
Prove di 4-3-3 con Piotr nel ruolo di incursore Piace il mediano del Sassuolo dopo il ko di Demme
Prima di ricominciare, conviene dare un’occhiata dentro di sé: e tentar di capire per orientarsi. Il campionato (ri)parte tra diciannove giorni, nel bollettino medico c’è più di mezza squadra, alcuni sono appena rientrati, altri si sono imbattuti in qualche accidente passeggero: conviene, rischiare? Non avendo gli attaccanti che vorrebbe, né quelli che si ritroverà quando sistemeranno la palla al centro, Luciano Spalletti ha optato per la cautela, ha scelto di risparmiare Osimhen (lasciando a Castel Volturno ad allenarsi), ha evitato di forzare Ounas (che ha dovuto fare palestra e personalizzato), ha intuito che Tutino potrebbe persino essere convocato immediatamente per trasferirsi a Parma ed ha affrontato l’emergenza con cui sta convivendo ridisegnando la propria idea e sistemando Politano là davanti, come se fosse una prima punta.
PIOTR A CASA. Le amichevoli devono avere un senso anche se un senso non ce l’hanno e questa toccata e fuga in Polonia, a Cracovia, diventa la vetrina, ovviamente, per Piotr Zielinski, che a casa sua è una stella: in un centrocampo che va configurato (a due, a tre? oppure 4-1-4-1?), toccherà a lui esibire il meglio del repertorio, per andare a riempire un pomeriggio che diventa difficile, viste le assenze.
RIECCOLO. Torna Ospina, e Spalletti - che intanto ha perso anche Contini, contrattura ad un adduttore, nell’attesa che venga ceduto al Crotone, potrà così evitare di ricorrere ad un giovanotto, Idasiak per esempio, che però studierà dalla panchina, standosene al fianco di un allenatore che è già dentro una «fase emergenziale». Cracovia, quindi, diventa un laboratorio a futura memoria, consente a Machach, che a Monaco di Baviera s’è preso un po’ la scena, di mettersi in mostra; permetterà a Zedadka di stare al fianco dei «grandi» e di strappare loro l’arte per metterla da parte, spingerà Elmas a ribadire il proprio talento ed obbligherà Spalletti alla turnazione più ampia possibile.
OBIANG. Sull’aereo (partenza stamani, rientro nella notte, poi domani tutti a Castel di Sangro) ci sarà anche Giuntoli, perché ormai tutto accade per telefono: non essendoci movimenti in entrata - non per il momento, ma il desiderio o anzi la necessità di un esterno basso di sinistra e di un centrocampista rimane forte e tra le ipotesi è spuntata adesso quella di Pedro Obiang (29) del Sassuolo - restano comunque quelli in uscita: Tutino ha preparato la sua valigia, destinazione
Parma, nonostante poi siano ricomparse la Salernitana e il Monza; Gaetano ha sempre la Cremonese che lo aspetta ma piace pure all’Ascoli; e altro da vendere non c’è, forse Ounas, certo, che estimatori ne ha trovati ma che Spalletti vorrebbe tenersi. Almeno lui.
Così a Cracovia (ore 18, Sky ppv) WISLA CRACOVIA (4-2-3-1): Bieganski; Gruszkowski, Frydrych, Sadlok, Hanousek; El Mahdiou, Zhukov; Yeboah, Skvarka, Starwynski; Kliment. All.: Gula.
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Malcuit, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Elmas, Lobotka, Zielinski; Machach, Politano, Zedadka. A disposizione: 46 Idasiak, 97 Boffelli, 96 Zanoli, 33 Rrahmani, 98 Costa, 70 Gaetano, 56 D’Agostino, 17 Iaccarino. All.: Spalletti.
Politano centravanti e Lobotka in regia Sulla fascia sinistra c’è il baby Zedadka