La Lazio a caccia di ali Shaqiri si libera dai Reds
Lo svizzero ha chiesto la cessione e il Liverpool lo cederà quasi a zero: opzione per Tare, c’è anche il Milan
Cresce l’ansia della Lazio. L’indice di liquidità negativo blocca il mercato in entrata (comprese le operazioni già chiuse) e serve almeno un esterno d’attacco in più a Sarri, due se Correa e il suo agente presentassero un’offerta in grado di accontentare Lotito. Non è detto che i due argomenti siano collegati, verranno valutate possibili offerte per altri giocatori e la società tenterà l’impresa di riequilibrare i parametri finanziari confermando il blocco dei titolari. Tare conta di dare una forma definitiva all’organico verso la fine di agosto. Più passeranno i giorni, più si andrà incontro ai saldi e bisognerà ridimensionare gli obiettivi. C’è un nome già fatto e tenuto nella lista dal ds della Lazio. Non è la prima scelta, ma le condizioni sarebbero favorevolissime e c’è un aggiornamento di cronaca da riferire. Xherdan Shaqiri, 29 anni, kosovaro con passaporto svizzero, ha incontrato la dirigenza del Liverpool e ha chiesto la cessione. Vuole lasciare i Reds e ha ottenuto il via libera. Verrà ceduto a costo quasi zero. Il suo contratto scade nel 2023 e il Liverpool lo accontenterà: era solo un’alternativa nella batteria degli esterni a disposizione di Klopp. Per sei mesi, nell’inverno 2015, giocò nell’Inter di Mancini, ritrovato da avversario dell’Italia all’Europeo.
PIEDE SINISTRO. Shaqiri è il capitano della Svizzera e ha espresso il suo gradimento per la Lazio o per il campionato italiano. I suoi agenti sono stati sondati anche dal Milan. Pioli cerca un giocatore che sappia muoversi sulla fascia o da trequartista nel 4-2-3-1. Sarri, invece, avrebbe bisogno di un mancino da piazzare a destra nel suo 4-3-3 con Felipe Anderson a sinistra nel caso in cui venisse ceduto Correa. Le avances del PSG sul Tucu si sono spente, l’Arsenal aveva proposto 20 milioni, cifra ritenuta inadeguata dalla Lazio. Dalla Premier potrebbero affacciarsi Everton o Leicester.
OCCASIONE. Tornando a Shaqiri, esplosivo e con il cambio di passo soprattutto quando entra in corsa, si è registrato anche il sondaggio dell’Atletico Madrid. La Lazio, un mese fa, non lo considerava una prima scelta, ma il suo nome fa parte della lista (ampie conferme) e da qui a fine mercato potrebbe trasformarsi in un’occasione proprio perché abbina le caratteristiche e l’esperienza internazionale ai costi limitati quasi al solo stipendio. Un po’ come si era parlato di Jovetic, finito all’Hertha Berlino e decisamente scaduto di forma negli ultimi anni, e in tempi più recenti di Callejon, sotto contratto con la Fiorentina e pupillo di Sarri a Napoli.
PISTE DIFFICILI. Per il serbo Kostic, gioiello dell’Eintracht Francoforte da almeno 20 milioni, e per l’inglese Hudson Odoi, fenomeno classe Duemila lanciato proprio da Sarri al Chelsea, c’è il blocco extracomunitari. La Lazio spenderà i due slot disponibili per tesserare Felipe Anderson e Kamenovic, bloccato da gennaio e portato da Kezman, lo stesso agente di Milinkovic e Marusic. L’unico modo per aprire una finestra sarebbe rinunciare al giovane serbo, ma Tare non è di questo avviso. Al capitolo esterni non sono da escludere sorprese. Julian Brandt (positivo al Covid) a fine giugno aveva fatto sapere alla Lazio di volersi giocare una possibilità in ritiro con Marco Rose. Il nuovo tecnico lo fa giocare e il tedesco non intende andarsene. Era il Borussia Dortmund a spingere per la cessione, peraltro chiedendo un obbligo di riscatto da 25 milioni. Pista da tenere con uno spiraglio (ridottissimo) per fine agosto.
FARES. Alla Lazio serve operare in uscita. Fares è sul mercato, non fuori rosa. Sarri non lo ha portato a Marienfeld perchè l’algerino ha perso il passaporto e le rigidissime norme anti-Covid ne impedivano l’ingresso in Germania. La Lazio non aveva specificato il motivo, ma il suo nome non figurava nell’elenco dei 27 convocati e risulta in uscita. Sarebbe servita una palla di cristallo per immaginarlo.
Brandt (positivo al Covid) è difficile: resterà al Dortmund Rose lo fa giocare