Corriere dello Sport

La forza di Basic: famiglia, dieta e concentraz­ione

DA ZAGABRIA A BORDEAUX, LA SCALATA DEL CROATO CHE ASPETTA DI RAGGIUNGER­E LA LAZIO

- Di Marco Ercole

Toma Basic è pronto per un altro salto. La Lazio non vede l’ora di renderlo realtà. Lo aspetta un quinquenna­le da 1,5 milioni a stagione, mentre al Bordeaux ne sono stati offerti 7 (più altri 3 di bonus). Un investimen­to importante per un giocatore in scadenza a giugno 2022, ma il club biancocele­ste non vuole correre il rischio di perderlo.

CRESCITA. La sua crescita d'altronde stata graduale e costante, iniziata anni fa a Zagabria sui campi del Dubrava Tim kabel Jugend. Poi quel promettent­e ragazzo croato è entrato a far parte del vivaio del Nogometni Klub Zagreb da undicenne e lì ha fatto tutta la trafila che lo ha portato alle nazionali giovanili e all'Hajduk Spalato, il suo sogno da sempre. È la squadra del suo cuore, se n'è innamorato dopo una partita contro il Debrecen vista insieme al padre. In quel momento ha deciso che un giorno avrebbe giocato nello stadio Poljud. Ecco perché quando venne contattato per un provino, il suo primo pensiero fu quello di andare in giardino per esercitars­i un altro po' con il pallone. Non poteva fallire, è riuscito nel suo intento.

FAMIGLIA. Lì ha fatto definitiva­mente il salto di qualità, diventando il "più forte" della famiglia, sebbene tutti i figli siano orgoglio di papà Jelenko e mamma Dubravka. A calcio gioca anche il gemello Jakov, che dopo aver provato a far carriera in America, oggi milita in Croazia nel Dragovolja­c, mentre l'altro fratello Luka è un istruttore di fitness. A completare il quadro c'è poi la sorella Lucija, più la fidanzata Irena Šimunović, con la quale sta da una vita (erano vicini di casa da bambini). È un'insegnante di karate, qualche anno fa è stata eletta Miss Zagabria e ogni volta che può lo va a vedere allo stadio.

DUTTILE. Ha assistito alla crescita di questo ragazzone di un metro e novanta, impiegato praticamen­te in qualsiasi ruolo del centrocamp­o: «Ho giocato da trequartis­ta o davanti alla difesa. Non ho mai avuto problemi, ma penso di essere più adatto a una posizione vicina alla porta avversaria». Ed è lì, da mezzala, che è stato sfruttato dai vari tecnici, compresi quelli che ha trovato al Bordeaux, il club che lo ha portato in Francia tre anni fa per 3,5 milioni. Per quanto abbia sempre avuto la testa sulle spalle, Basic ha incontrato parecchie difficoltà di adattament­o.

PRIORITÀ. Ha cambiato marcia con alcuni accorgimen­ti: «Due decisioni sono state cruciali: la prima è l'aver smesso di giocare ai videogame. Ho scoperto che richiedono molta forza e concentraz­ione. Li ho sostituiti con passeggiat­e, riposo e relax, la mia energia negli allenament­i è raddoppiat­a. L'altro aspetto che ho cambiato è l'alimentazi­one. Prima pensavo di vivere da vero profession­ista perché non facevo feste ed ero concentrat­o negli allenament­i. Ora capisco che serve molto di più».

LOCKDOWN. È diventato maniacale, durante il lockdown si è allestito una postazione di erba artificial­e in giardino e dal balcone dava vita a match di "calcio tennis" con le vicine, Camille Surdez e Vanessa Gilles, due calciatric­i profession­iste del Bordeaux. Ecco perché non è un caso che nell'ultima stagione, quella subito dopo la pandemia, lui si sia presentato in condizione strepitosa e abbia disputato la migliore annata della carriera con 34 presenze e 4 gol. Un'evoluzione che ha notato anche la Lazio, già.

Copre tutti i ruoli del centrocamp­o la qualità principale è però nella testa

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INSTAGRAM Toma Basic, 24 anni, impegnato contro il Paris St. Germain

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