Corriere dello Sport

Egonu contro Boskovic alle 10 italiane

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TOKYO - Italia-Serbia per molti avrebbe dovuto essere la finale del torneo femminile di Tokyo 2020 ed invece oggi (ore 10 italiane) sarà “soltanto” una sfida dei quarti, da vincere assolutame­nte per continuare ad inseguire il grande sogno d’oro. La

Serbia campione d’Europa e del mondo ha qualcosa in più sul piano dell’esperienza e dell’abitudine a giocare certe sfide. Ma forse comincia ad avere qualche problema con le veterane; come ad esempio la centrale Rasic, per tanti anni una delle migliori interpreti del suo ruolo, e il martello Mihajlovic, che dopo una carriera costellata di incidenti sembra aver perso il suo smalto. Il confronto più atteso però sarà quello tra le più forti attaccanti del momento: la nostra Paola Egonu e la serba Tijana Boskovic. Giocatrici che viaggiano ad altissimi livelli realizzati­vi, punti di riferiment­o per le rispettive alzatrici: la Malinov e la 37enne Ognjenovic. Diagonali collaudate e che in questi giochi sino ad oggi hanno permesso alla Serba di realizzare 116 punti e all’azzurra 110. Una sfida determinan­te che è stata colorita anche da una provocator­ia dichiarazi­one di Terzic alla vigilia dei Giochi: pur riconoscen­do la bravura della Egonu, il ct la ritiene inferiore alla sua stella sul piano del gioco. Italia e Serbia si sono trovate di fronte nella finale del Campionati del Mondo 2018 a Yokohama e nella semifinale dei Campionati Europei 2019 ad Ankara: in entrambe le occasioni è stata la formazione balcanica a imporsi. In totale sono 31 i precedenti (17 le vittorie azzurre), gli ultimi 3 le amichevoli sostenute a Belgrado ad inizio luglio: tutte vinte al tie-break dalle campioness­e iridate.

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GETTY Paola Egonu, 22 anni

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