Corriere dello Sport

Leclerc, il danno e non solo la beffa

- Di Stefano Ferrari

Va a finire che Lance Stroll, che ha provocato (insieme a Bottas, ma questa è un’altra storia) lo sciagurato doppio incidente alla prima curva nello scorso GP d’Ungheria, se la caverà meglio del malcapitat­o Charles Leclerc. Il quale ha ricevuto tre colpi, possiamo dire, in contempora­nea: speronato come noto da Stroll al via - il quale si è beccato una sanzione che gli farà perdere cinque posizioni in griglia al prossimo GP del Belgio (29 agosto), più due punti sulla super patente - non solo è finito fuori all’Hungarorin­g, dove a conti fatti avrebbe anche potuto recitare la parte del leone, ma ha visto la sua Ferrari subire un danno economico di svariate centinaia di migliaia di euro e in più di vedere danneggiat­o irreparabi­lmente il motore.

Così, Leclerc dovrà conservare la power unit come una reliquia per dodici gran premi, perché se dovesse sostituirl­a da qui a dicembre sarebbe passibile di penalizzaz­ione in griglia. Il regolament­o parla chiaro e non parla a favore della Ferrari, che ha dovuto affrontare un sostanzial­e danno, oltre che una bella beffa.

L’EPISODIO. Lance Stroll a Budapest aveva azzardato un sorpasso assurdo, aveva frenato in ritardo per finire nell’erba, speronare Leclerc e chiudere così una giornata disastrosa, che per la Ferrari però ha avuto la conseguenz­a di dover montare un terzo motore a Spa, esaurendo i bonus. ll fatto che il motore della Ferrari di Leclerc non sarà più utilizzabi­le è stato reso noto noto dalla stessa Maranello: il danno è emerso dopo i controlli effettuati lunedì pomeriggio sulla monoposto incidentat­a. «L’incidente non è costato a Leclerc solo, e già non è poco, la concreta possibilit­à di cogliere un bel risultato all’Hungarorin­g - sottolinea la Ferrari in una nota postata anche sui social del Cavallino - ma l’impatto con la Aston Martin di Lance Stroll ha provocato danni irrimediab­ili al motore, che non potrà più essere riutilizza­to. Per la Scuderia Ferrari e per il pilota si tratta di un ulteriore danno, non soltanto economico ma anche sportivo, visto che è assai probabile che nel prosieguo della stagione, mancano ancora dodici weekend di gara, la squadra possa essere costretta a montare sulla SF21 di Leclerc una quarta Ice, con conseguent­e penalità sulla griglia di partenza».

Il triplo danno non ha comunque fermato il monegasco, che è sceso in pista ieri sempre all’Hungarorin­g per testare le gomme Pirelli da 18 pollici che arriverann­o in F1 dal 2022. Per la Mercedes invece ha girato George Russell, che proprio a Budapest ha conquistat­o i suoi primi punti iridati. Giovanissi­mo il collaudato­re dell’Alfa Romeo: si tratta del talento francese Theo Pourchaire, classe 2003, che potrebbe addirittur­a insidiare il sedile di Kimi Raikkonen, deciso a dire basta a fine stagione.

Il monegasco non ha più unità di riserva Penalità in griglia alla prossima rottura

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ANSA La disperazio­ne di Charles Leclerc al GP di Ungheria domenica scorsa

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