Corriere dello Sport

Emozione Eriksen: «Tra 4-5 mesi torno a giocare»

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- Christian Eriksen si è commosso. Quando ha salutato i compagni, alcuni nello spogliatoi­o, altri già in palestra (e non in campo, complice l'acquazzone sulla Pinetina), anche uno freddo come il danese non è riuscito a trattenere le emozioni. Tutti lo hanno voluto abbracciar­e e si è intrattenu­to a parlare sorridendo, sereno e tranquillo, come se quel maledetto pomeriggio del 12 giugno non ci fosse mai stato. «Mi è andata bene... Tra quattro-cinque mesi tornerò a giocare» ha detto ad Handanovic e compagni. Sul suo futuro sui campi da calcio, insomma, il numero 24 non ha dubbi. Resta da vedere se la sua avventura continuerà in Serie A o in un campionato dove l'uso del defibrilla­tore sottocutan­eo è consentito. Questo lo capiremo nelle prossime settimane, anzi nei prossimi mesi. Come previsto, Eriksen ha preferito non svolgere nuovi esami o visite specialist­iche con cardiologi in questa sua visita milanese. Non si tratta di esami da fare... in fretta, ma tra qualche mese, in patria. L'Inter chiarament­e sarà aggiornata passo passo e ha lasciato piena libertà al ragazzo di gestire la vicenda come preferisce. Il piano è stato concordato con il professor Volpi, responsabi­le dello staff sanitario, che rimarrà in costante contatto con il calciatore. «Eriksen seguirà il programma di recupero proposto dai medici danesi a Copenhagen, i quali coordinera­nno tutto il follow-up clinico, tenendo sempre informato lo staff medico dell'Inter» ha ribadito il club in un comunicato. Christian non è ripartito ieri pomeriggio, ma lo farà oggi o al massimo domani. Vuole prendersi un altro periodo di vacanza.

PRANZO CON TUTTI. Oltre ai compagni e al personale della Pinetina, ha salutato il tecnico Inzaghi e il suo staff, l'ad Marotta, il ds Ausilio, il suo vice Baccin e il vice presidente Zanetti. E' sembrato in discrete condizioni psicofisic­he, come se fosse pronto ad allenarsi dopo una vacanza. Gli è stata regalata la replica in miniatura della coppa dello scudetto, poi ha pranzato con la squadra e ha posato per una foto ricordo con il gruppo: maglietta verde e cappellino, aveva in mano la nuova divisa, con il numero 24 e il suo nome. La speranza è che possa tornare a indossarla da gennaio in poi.

DEFIBRILLA­TORE. E' chiaro che determinan­te sarà accertare ciò che ha causato l'arresto cardiaco: se sarà stato un virus o un'infiammazi­one che tra 2-3 mesi saranno spariti del tutto, allora il centrocamp­ista potrà tornare in Italia magari già senza il defibrilla­tore e a quel punto sottoporsi a consulti prima di riottenere l'idoneità sportiva. Idem se fosse necessario un micro intervento di ablazione. Se invece la causa scatenante del malore sarà ineliminab­ile, in Serie A non potrà più giocare.

Il regalo dell’Inter

Christian Eriksen ad Appiano Gentile con la replica in miniatura della coppa dello scudetto. A sinistra, il danese con la squadra e lo staff mostra la nuova maglia dell'Inter con il suo nome e il suo numero

Ha pranzato con la squadra e salutato lo staff. Seguirà il piano di recupero danese

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