Corriere dello Sport

Le coppie Viola Centro scoperto c’è solo Pulgar

Due giocatori per ogni ruolo, il nodo nella mediana: il cileno è adattato e la riserva è il giovanissi­mo Bianco

- Di Francesco Gensini

Un obiettivo immediato a cui un allenatore tende è quello di creare una squadra di ventidue titolari, con un titolare effettivo e un calciatore complement­are in tutto e per tutto che lo possa sostituire. E’ il segreto-non segreto per provare a raggiunger­e i risultati desiderati: Italiano ovviamente non fa eccezione e quello è stato il punto di partenza nella sua programmaz­ione alla sua creatura. Ad oggi la Fiorentina è riuscita nell’intento. Undici in campo, undici corrispett­ivi in panchina (addirittur­a doppia opzione in alcuni ruoli) e su questo “schema” il tecnico siciliano ha iniziato a impostare la stagione.

CERCASI REGISTA. Significa che la rosa è definitiva? Sicurament­e no, ma intanto è la conferma di una linea di mercato che viceversa non da oggi segue criteri precisi: a) il gruppo già così è ritenuto affidabile e competitiv­o; b) le eventuali uscite saranno compensate con altrettant­e entrate, insomma prima le cessioni e poi gli acquisti; c) l’arrivo di un regista è una necessità, perché in quella casella la Fiorentina ha il solo e solito Pulgar che playmaker di suo non è per caratteris­tiche, anche se proprio in questi giorni Italiano sta cercando di capire se il centrocamp­ista cileno è in grado di prendersi sulle spalle la più grande delle responsabi­lità nella ripartizio­ne dei compiti tattici. Sempre consideran­do che il “cambio” si chiama Alessandro Bianco, qualità e personalit­à a dispetto dei 19 anni da compiere, però con un titolare non esattament­e collocato nella posizione di competenza e un’alternativ­a tutta da verificare seppur stuzzicant­e, il rischio aumentereb­be a dismisura. Insomma, lì la Fiorentina è attenta sul mercato e segue l’evolversi delle vicende che portano ai vari Torreira, Sensi, Skhiri.

DIFESA GIREVOLE. Come in tutte le altre situazioni in cui ci potrebbe essere modo d’intervenir­e, ma dopo che la coppia è stata separata. E il pensiero va subito alla difesa, dove ci sono alcune dinamiche per così dire fluide e sono quelle che riguardano Milenkovic (soprattutt­o) e Lirola: la scadenza giugno 2022 per il contratto del primo e la “voglia” (un po’ raffreddat­a negli ultimi giorni) di Olympique Marsiglia per il secondo, tengono aperte le strade che portano a Kouyate e Nastasic in un caso e a Zappacosta e Stryger Larsen nell’altro. Per il resto, coppie ben assortite sempre in difesa e anche a centrocamp­o, anzi in mezzo c’è abbondanza nel pacchetto delle mezzali (da mettere in conto un paio di prestiti) che dovranno sostenere le due fasi di gioco con gerarchie forse a sorpresa, ma di sicuro riviste: Amrabat, a causa e non solo dell’intervento chirurgico per eliminare la pubalgia, adesso parte dietro a Bonaventur­a.

VLAHOVIC E LE ALI. L’attacco, infine. Meglio, il tridente perché il 4-3-3 sarà il marchio distintivo della nuova Fiorentina targata Italiano e il tridente il simbolo di questo marchio che la

Viola utilizzerà in questa stagione. Vlahovic il riferiment­o (con la speranza che Kokorin dia segnali giusti) e fin qui tutti d’accordo, Nico Gonzalez e Sottil le “ali” prescelte. Ma se l’argentino ex Stoccarda ha in Callejon ha una “riserva” d’alto profilo (contando sullo spirito di rivalsa dello spagnolo), sull’altro lato Saponara e Kouame per strade diverse somigliano molto a soluzioni adattate se non c’è Sottil. Quindi, ci sta un ingresso (Orsolini e Brekalo nel mirino).

In difesa tutto ruota attorno a Milenkovic e Lirola: Zappacosta e Kouyate le piste

 ?? SESTINI ?? Erick Pulgar, 27 anni, centrocamp­ista della Fiorentina e della Nazionale cilena: in viola ha disputato 74 partite, segnando otto reti
SESTINI Erick Pulgar, 27 anni, centrocamp­ista della Fiorentina e della Nazionale cilena: in viola ha disputato 74 partite, segnando otto reti

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