Corriere dello Sport

Azzurre, la lezione serba Mazzanti: Riscatto subito

Il c.t.: Ci teniamo stretto il dolore come un infortunio, ma si riparte Abbiamo l’occasione dell’Europeo

- Di Carlo Lisi

Le azzurre di Davide Mazzanti, come la squadra di Chicco Blengini: il loro percorso olimpico si è fermato perdendo nei quarti di finale. La Serbia campione del mondo, di cui l’Italia è stata fiera avversaria prima della pandemia nel Mondiale 2018 e nell’Europeo 2019, qui a Tokyo ci ha dato una vera lezione di gioco, di qualità tecnica e di personalit­à.

Il 3-0 subito ieri verrà ricordato certamente negli anni a venire da Egonu e compagne, che qui in Giappone non sono state all’altezza delle loro innegabili e già dimostrate qualità.

DELUSIONE. L’Italia è arrivata nel paese del Sol Levante per dare l’assalto al podio, che la pallavolo femminile italiana non ha mai raggiunto. E nessuno del team azzurro ne ha mai fatto mistero. Invece ancora una volta si è dovuta fermare (questa volta ancora più bruscament­e), nella prima sfida da dentro o fuori, nel match ad eliminazio­ne diretta dei quarti di finale, passaggio obbligato da superare per raggiunger­e la sufficienz­a nel giudizio dell’intera manifestaz­ione. Sufficienz­a che questa Italia non ha raggiunto e ci si interroga perché.

GIOCHI A DUE FACCE. rifilato all’Argentina. Tre gare e qualificaz­ione ai quarti già assicurata. Poi il buio.

Infatti nei successivi tre incontri sono arrivati lo 0-3 con la Cina, il 2-3 con gli Stati Uniti, sconfitte che hanno impedito all’Italia di chiudere al vertice la sua pool della prima fase. E infine l’incontro di ieri tutto da dimenticar­e contro la Serbia, in una partita senza storia dominata dall’inizio alla fine da Boskovic e compagne.

IL CALO. Cosa è cambiato nella testa delle azzurre negli ultimi sette giorni probabilme­nte sarà difficile da capire e da spiegare. Il rendimento delle ragazze di Mazzanti è calato un po’ in tutti i fondamenta­li. Le battute sono state meno incisive, la ricezione spesso imprecisa, cosa che non ha certo favorito la costruzion­e del gioco e costretto il ct italiano ad alternare di continuo le sue due palleggiat­rici, con risultati mai ottimali. Anche il pacchetto delle centrali, l’Italia aveva fatto la scelta di portarne addirittur­a 4 nel suo organico di 12 elementi, ha stentato a mettersi in luce nella seconda parte delle gare dell’Ariake Arena.

RISCATTO SUBITO. L’incredibil­e calendario 2021 offre subito a queste ragazze l’occasione di tornare in campo per un obiettivo importante, il campionato Europeo che scatta il 20 agosto (tra poco più di 2 settimane!).

Sylla e compagne devono dimostrare di essere un gruppo in grado di assorbire anche queste terribili delusioni e rilanciars­i. Il tecnico azzurro ha paragonato questa eliminazio­ne ad un infortunio: «Dobbiamo tenerci stretto il dolore di questa Olimpiade, penso che questo sia come una sorta d’infortunio. Certo noi non abbiamo infortuni dal punto di vista fisico, però abbiamo queste cadute che fanno male e adesso dovremo toglierci “il gesso” e ripartire subito perché ci aspetta il Campionato Europeo. C’è Il rammarico di aver immaginato un’Italia diversa che purtroppo non siamo mai state in grado di far vedere».

Davide Mazzanti ha anche raccontato «Alle ragazze avevo detto: cercate di staccarvi da tutto quello che vi circonda perché già di emozioni ne abbiamo tante. La melma quando arriva è melma, al di là di chi te la tira. Questa Olimpiade è stata una palestra tosta per tutti sotto questo punto di vista: per me che ho fatto cinque post in sei anni è più facile staccarmi dai social, forse per loro è un po' più difficile. Di certo - ha concluso - non abbiamo perso per questo».

Il 20 agosto si torna in campo. Il tecnico manda una frecciata contro i social

 ?? LAPRESSE ?? Paola Egonu, 22 anni, è nata in Veneto da genitori nigeriani
LAPRESSE Paola Egonu, 22 anni, è nata in Veneto da genitori nigeriani
 ?? LAPRESSE ?? In primo piano il ct Mazzanti, 44 anni, dietro le azzurre
LAPRESSE In primo piano il ct Mazzanti, 44 anni, dietro le azzurre

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