La Pellegrini già nel futuro è stata eletta membro Cio
«Voglio rendere più facile la vita dei campioni che vanno ai Giochi C.t. azzurra? Un passo alla volta»
Dopo 48 ore da disoccupata, Federica Pellegrini ha trovato il primo lavoro fuori dall’acqua: ieri la Divina è stata eletta membro Cio in rappresentanza degli atleti. Contratto a lungo termine verrebbe da dire, perché resterà in carica fino al 2028. Nello sport italiano l'unico precedente è quello di Manuela Di Centa. Federica è stata la terza tra gli eletti: al primo posto il cestista spagnolo Pau Gasol, al secondo la ciclista polacca Maja Martina Wloszczowska e quarto il fiorettista giapponese Yuki Ota.
Cambiano così i programmi della (quasi) ex nuotatrice, che sarebbe dovuta rientrare in Italia oggi, giorno del suo trentatreesimo compleanno e invece resterà in Giappone fino a domenica, quando è previsto il giuramento: «Vorrei mangiare finalmente un po’ di sushi». Come membro Cio, Federica entrerà automaticamente in Giunta e Consiglio Nazionale e di fatto parteciperà all’elezione del nuovo presidente del Coni nel 2025. Dal punto di vista agonistico, la sua carriera si chiuderà a Napoli tra la fine di agosto e l’inizio di settembre con la presenza all’International Swimming League.
SORPRESA. Cinque finali in cinque edizioni diverse dei Giochi, Federica con l’Olimpiade ha un legame strettissimo e di lunga durata: «Quello che voglio fare nel Cio è rendere sempre più facile la vita di un atleta che approccia alle Olimpiadi». L’elezione (con 1658 voti) è stata una piacevole sorpresa: «Sapevo che non avrei potuto fare una grossa campagna fino al 2 agosto perché ero impegnata in vasca, ho fatto un'ultima rincorsa alla mensa del villaggio, e non mi aspettavo questo risultato. Avere subito la possibilità di rimanere nel mio mondo e fare qualcosa di concreto è un sogno che si è realizza». Per niente scontato: «Ho avuto solo il tempo di rompere le balle agli atleti italiani, poi se ne sono aggiunti altri ed è un grandissimo attestato di stima».
PROGRAMMA. Ad un’agenda fittissima, al di là della coda della carriera con la Isl, fatta di un libro, un docufilm, Italia’s Got Talent e altri impegni, la Pellegrini aggiungerà quindi anche il primo ruolo nella politica sportiva. Scartato subito un percorso solo politico («Non fa per me, non sono per niente diplomatica»), altra cosa è restare nel suo mondo con un ruolo diverso e anche di responsabilità. Solo per fare un esempio, la commissione atleti del Cio è stata quella che ha mediato e trovato un accordo per interpretare in modo più esteso la Carta Olimpica e permettere di manifestare la libertà di opinione al di fuori degli eventi.
Sono due i temi che stanno molto a cuore a Federica: «Il benessere mentale degli atleti sarà uno di quelli che sicuramente toccheremo. Credo che gli atleti debbano avere un aiuto psicologico importante, specie alle Olimpiadi, dove le pressioni sono ancora maggiori. Anche io nel mio percorso sportivo ho avuto molti problemi legati alla psicologia e mi sono fatta aiutate da figure professionali importanti. Altro tema fondamentale è poi quello del doping. Quello che voglio fare nel Cio - comunque - è rendere sempre più facile la vita di un atleta che si avvicina alle Olimpiadi».
FUTURO. Si sente all’inizio di un percorso e nel futuro non esclude niente: «Se mi vedo come coach della Nazionale? È più difficile che essere in commissione atleti del Cio, ma di sicuro mi piacerebbe rimanere nel mio mondo. Intanto iniziamo con un passetto alla volta». Stessa filosofia sulla presidenza del Coni: «Iniziamo da qui, poi step by step».
«Ho scocciato gli italiani, ma ho preso molti più voti. Che attestato di stima!»
Federica entra così automaticamente in Giunta e Consiglio Nazionale del Coni