Lo skateboard delle bambine
La britannica Sky Brown e i suoi 13 anni li vedi sorridere, disegnare virgole in aria e abbracciare una per una le "avversarie". Non ti viene mica in mente che appena quindici mesi fa fosse precipitata all'inferno: fratture al cranio, al polso e alla mano sinistra e lacerazio- ni ai polmoni e allo stomaco dopo una caduta da una rampa di proprietà del grande Tony Hawk. «Dov'è la tavola?», furono le sue prime parole al risveglio. La giapponese Kokona Hiraki e i suoi 12 anni sono concentrazione pura, trick e determinazione da lasciare a bocca aperta. È la gioia di sua mamma Minako, malata per lo skate, ma anche per il cocco e i Paesi tropicali: l'ha chiamata Kokona apposta. Sky è la numero 3 del ranking olimpico del park e prende il bronzo; Kokona, che a 10 anni e 11 mesi divenne la più giovane vincitrice agli X-Games, argento. A batterli è una "vecchietta" diciannovenne: Sakura Yosozumi, alla quale basta la prima run per portare a casa un irreale 60,09 e mettere il punto.
Se il podio femminile dello street è stato il più giovane nella storia delle Olimpiadi (14,523 anni la media), quello del park (14,7) si piazza al secondo posto. Fa impressione anche l'età media delle otto finaliste (17,5) e il fatto che la trentaseienne sudafricana Melissa Williams, la più anziana del gruppo, sia anche l'ultima in qualifica. Con i suoi 12 anni e 343 giorni, Kokona Hiraki è invece la terza medagliata più giovane di sempre dopo la nuotatrice danese Inge Sorensen, bronzo a Berlino 1936 a 12 anni e 24 giorni, e il francese timoniere di canottaggio Noel Vandernotte, bronzo nella stessa Olimpiade a 12 anni e 233 giorni. Il Giappone domina il medagliere dello skate, ma il vero successo è un altro: Sky, per esempio, ha anche una Barbie che le somiglia.
La giapponese Kokona ha 12 anni Sky Brown, già una celebrità, 13