Voglio il Chelsea
ROMELU PRONTO AD ACCETTARE LA MAXI-OFFERTA DEL CLUB LONDINESE Lukaku spiazza l’Inter: è addio. Zapata e Dzeko le alternative
L’attaccante ha parlato con Inzaghi e i dirigenti Bloccato anche Scamacca Tifosi nerazzurri in rivolta: «Promesse da mantenere»
L’attaccante ha deciso di cambiare maglia: ecco tutti gli scenari di un affare irrinunciabile destinato a cambiare i destini del club di Zhang
Romelu Lukaku ha deciso di rompere con l'Inter e di chiedere la cessione al Chelsea. Lo ha fatto negli scorsi giorni prima parlando con il tecnico Inzaghi e poi chiedendo al suo agente, Federico Pastorello, di ribadire il concetto alla dirigenza. Per Marotta e Ausilio, che lo ritengono tutt'ora incedibile, è stata una doccia gelata. Idem per il tecnico ex Lazio che lo considera l'elemento cardine del suo progetto e aveva avuto ampie rassicurazioni dal numero 9. Inzaghi è arrabbiatissimo: si aspettava di essere avvisato prima dal centravanti. Perché, se l'offerta dei Blues è arrivata solo all'inizio di questa settimana, le voci di un interessamento del club di Abramovic per il ragazzone di Anversa sono vecchie almeno di un paio di mesi. Romelu le aveva sentite e aveva reagito giurando fedeltà all'Inter. Addirittura promettendo di lottare per rivincere lo scudetto senza Conte. Improvvisamente ha cambiato idea. Legittimo. Come legittima è l'irritazione nei suoi confronti da parte di chi lo riteneva e lo ritiene il leader del gruppo.
PESO DI ZHANG. Ora l'ultima parola spetta a Zhang junior che, con la società in netto passivo, difficilmente rifiuterà se l'offerta lieviterà fino a quota 130 milioni cash. Con tutti quei soldi sul tavolo, complicato che il presidente resista come invece i tifosi gli chiedono di fare. Per ora Steven ha detto no a 100 milioni più Marcos Alonso. Lo spagnolo, a differenza di un mese e mezzo fa, non è più una priorità perché Dimarco ha convinto e Perisic resterà. Considerato che Suning nell'Inter ha investito dal 2016 a oggi oltre 700 milioni, 200 li recupererebbe in poco più di un mese da Hakimi e Lukaku. Niente male.
INZAGHI LOTTA E A PARMA... A spingere Lukaku verso un ritorno al Chelsea ci sono vari fattori: 1) il ricco ingaggio da 12 milioni netti più 3 di bonus che gli è stato promesso, 2) il ridimensionamento in atto all'Inter con l'addio di Conte, la cessione di Hakimi e il solo acquisto di Calhanoglu, 3) il corteggiamento di Tuchel e di un club che ha vinto l'ultima Champions e ha grandi progetti, 4) il desiderio di ottenere un riscatto al Chelsea e nella Premier. Attenzione, però, a un altro fattore: in occasione dei trasferimenti di Big Rom da una società all'altra, mamma Adolphine ha un ruolo nell'operazione e per tali servigi viene ricompensata. Inzaghi ha intenzione a breve di provare a riparlare con Lukaku per fargli cambiare idea. Ci riuscirà? Complicato, ma Simone ha il carattere per tentare. Per il momento il belga si allena regolarmente e con intensità, ma non è dato sapere ciò che succederà domenica a Parma. Romelu, come successe nell'estate 2019 con lo United, farà in modo di non scendere in campo nelle amichevoli per forzare il trasferimento?
NUOVA OFFERTA. Ieri sera in via
le della Liberazione assicuravano che non era arrivata una nuova proposta da parte dei Blues, mentre da Londra davano per già pronta un'altra offerta da 110 milioni più Alonso. Totale 125-130 milioni. A queste condizioni, è scontato un altro no, ma siccome il giocatore è dalla parte del Chelsea e vuole andarsene, il finale sembra scontato. Come il gioco al ribasso della Granovskaia che non ha fretta. Se Zhang deciderà di mostrare i muscoli e toglierà il suo centravanti dal mercato, magari per Lukaku e il Chelsea tutto diventerà più difficile, ma la crisi del colosso di Nanchino e l'autofinanziamento imposto all'Inter fanno ritenere quest'ipotesi (quasi) impossibile. Lo ha capito anche la curva Nord che ieri ha esposto davanti alla sede uno striscione eloquente («Società... Attenzione... Le promesse vanno mantenute»). Dopo l'addio di Hakimi, in un incontro con gli ultras Marotta aveva spiegato la linea comunicatagli da Zhang ovvero vendita di un solo big. Se adesso il presidente cambierà opinione e chiuderà la cessione più alta della storia della Serie A (il record appartiene a Pogba, passato dalla Juve allo United per 105 milioni), la piazza non capirà.
SPOGLIATOIO E DIRIGENTI.
E non è detto che capiscano neppure i giocatori e i dirigenti. Ieri alla
Pinetina (un solo allenamento) i calciatori erano perplessi, ma nessuno ha affrontato l'argomento con il diretto interessato. E' chiaro che una partenza di Lukaku a 15 giorni dall'inizio del campionato sarebbe dirompente per le certezze del gruppo: porterebbe diversi elementi a riflettere sul loro futuro nerazzurro a breve termine (su tutti Lautaro Martinez, ma occhio anche a De Vrij) e obbligherebbe il club a cambiare obiettivo. Non più difesa del titolo, ma tentativo di entrare tra le prime quattro. Un bel ridimensionamento. Non è detto che tutti i dirigenti lo accettino e, visto che i contratti di Marotta, Ausilio e Baccin non sono ancora stati rinnovati (c'è la promessa di Zhang, ma non le firme), a fine mercato estivo non può essere escluso che qualcuno chieda di interrompere il rapporto. La vicenda Lukaku, a seconda di come si concluderà, rischia di lasciare un segno profondo e difficile da rimarginare nell'Inter.
Anche la dirigenza spiazzata da Romelu E gli altri top player riflettono sul futuro