Corriere dello Sport

Facciamoci del male

- di Ivan Zazzaroni

Gli spagnoli ci hanno rubato l’idea. Un’idea vincente, a oggi la migliore possibile. Per un po’ alcuni illuminati dirigenti del calcio italiano l’hanno accarezzat­a senza troppo entusiasmo, parzialmen­te ingolositi dall’ipotesi di creare una media company e un canale tv autonomo. In seguito i più influenti l’hanno però osteggiata con decisione e arroganza, scadendo addirittur­a nell’offesa personale: bersaglio unico, il presidente della Lega Dal Pino.

Gli spagnoli ci hanno rubato l’idea. Un’idea vincente, a oggi la migliore possibile. Per un po’ alcuni illuminati dirigenti del calcio italiano l’hanno accarezzat­a senza troppo entusiasmo, parzialmen­te ingolositi dall’ipotesi di creare una media company e un canale tv autonomo. In seguito i più influenti l’hanno però osteggiata con decisione e arroganza, scadendo addirittur­a nell’offesa personale: bersaglio unico, chi l’aveva avuta - l’idea portandola in assemblea, il presidente della Lega Dal Pino. Un lavoro di un anno e mezzo, il suo.

L’ingresso ormai prossimo - mancano solo le firme - nella Liga del fondo CVC Capital Partners con la stessa formula (il 10 per cento) prospettat­a ai nostri e identici parametri di valutazion­e, ha i caratteri della beffa più atroce, oltre a quello del più imbarazzan­te degli harakiri finanziari: il tramite è infatti il medesimo, Javier Tebas, il capo dei club spagnoli che, registrato il no italiano, ha fatto copia e incolla adattando il piano alle esigenze dei suoi. CVC, che ha sede in Lussemburg­o e una capacità di investimen­to pari a 110 miliardi di dollari, garantirà 2 miliardi e 700 milioni di euro alla Liga, valutata 24,2 miliardi (rispetto alla Serie A conta su 700 milioni di risultato estero in più): un’iniezione di denaro che le consentirà di attenuare gli effetti della pandemia sui conti incoraggia­ndo il rilancio. Giusto per dire, il Real Madrid, che non può permetters­i di fare mercato in entrata da due sessioni, potrà concedersi Mbappé, mentre il Barcellona, che ha le pezze al cuore, riuscirà finalmente a onorare il lungo contratto appena rinnovato a Messi: mi ha ricordato la storia del tale che, pur non avendo con sé i soldi per pagare il conto, a fine cena urla “offro io a tutti!”

La notizia dell’accordo tra Liga e CVC l’ha rilanciata ieri mattina la Reuters proprio mentre l’apertura dei quotidiani sportivi era la gravissima rinuncia dell’Inter, che per debiti ha già dovuto salutare Conte e Hakimi, a Big Rom Lukaku.

In uno slancio agostano di bontà mi sento di esprimere piena (...) solidariet­à a Marotta e Ausilio, completame­nte abbandonat­i dagli Zhang, che del club sono i proprietar­i solo nominali ormai. Nell’ultimo anno non sono stato tenero con l’ad dell’Inter che mi aveva dato ottimi motivi per criticarlo: mi rendo conto tuttavia che lui e il direttore sportivo erano - e sono ogni giorno di più - costretti a lavorare in condizioni di estremo disagio. Ora mi domando cosa potrà accadere nei prossimi due anni, ovvero da qui a quando - salvo miracoli - un altro fondo, Oaktree, si prenderà l’Inter con la forza dei prestiti non rimborsati: sarebbe opportuno che i cinesi si facessero da parte, ma nessuno glielo può imporre. In Italia, almeno. A Marotta, più che ad altri, rimprovero comunque di aver sottovalut­ato per distrazion­e da Superlega e desiderio di non lasciare la governance della confindust­ria del pallone a manager esterni, l’importanza del progetto che, se fosse passato, gli avrebbe semplifica­to notevolmen­te la vita: fatti due conti, l’Inter avrebbe ricevuto un centinaio di milioni, fondamenta­li per trattenere tanto Lukaku quanto Hakimi. Non mi sorprender­ei se Marotta e Ausilio si dimettesse­ro.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy