Leggera e bellissima Baldassarri vola in finale
Leggera, elegante, bellissima. Fatale nel suo lungo attimo di perfezione. E’ così che Milena Baldassarri ha conquistato l’ingresso alla finale dell’all around individuale di ginnastica ritmica.
Tokyo era un sogno, oggi la realtà è più grande. «Non era scontato. Adesso non vedo l'ora di tornare in pedana».
STREGATI. Altro che sorrisi di plastica, lei che è stata scelta per diventare una Barbie. No, la Baldassarri, 19 anni, di Ravenna, ha stregato la giuria con il totale di 96.050. Alla fine è arrivata 6ª.
«Era un sogno arrivare fino a qua, in questi mesi ho lavorato tanto, sono contenta del risultato». Niente pressioni per la finale di oggi (ore 8.20 italiane), Milena ha già raggiunto il risultato più importante. Ma siccome l’Italia è degli ambiziosi, e in questo 2021 non ha fatto altro che raggiungere i sogni, anche Milena proverà a giocarsi qualcosa di più di un buon piazzamento.
GEMELLE. Gara dura, ci sono tutte le più forti del mondo. Le gemelle russe Arina e Dina Averina (favorite per l’oro e l’argento), e poi bielorusse Alina Harnasko e Anastasila Salos. Da tenere d’occhio anche le israeliane Nicol Zelikman e Linoy Ashram e la bulgara Boryana Kaleyn.
FARFALLE. «Non è stato un anno facile, i vari stop per il Covid e tutto il resto. Non era scontato arrivare qui». Fuori l’altra atleta italiana, Alexandra Agiurgiuculese, che non è riuscita a rientrare tra le migliori 10 della finale.
L’azzurra ha chiuso al 15° posto con il totale di 91.050. Le speranze adesso sono legate a Milena. Che si è sempre descritta «elegante, forte e coraggiosa». Coraggio e forza hanno messo anche le Farfalle azzurre, che nella notte sono scese in pedana per il turno di qualificazione.
Nell’esercizio con le cinque palle le Farfalle hanno scelto una musica di Maxime Rodriguez, “Ninja”, a tema giapponese. Una musica ritmata capace di sottolineare l’aspetto dinamico della squadra.
Per l’esercizio tre cerchi e quattro clavette si è scelto “L’albero della vita” di Roberto Cacciapaglia. Un brano epico, che evoca la ripartenza.