Corriere dello Sport

Vezzali e gli stadi che si ripopolano «Le Olimpiadi sono state un assist»

- Di Giorgio Marota

ROMA - Il 14 aprile, quando il governo ha dato l'ok per ospitare a Roma le gare di Euro2020, in Italia erano state somministr­ate 14.2 milioni di dosi. Oggi questo numero è salito a 70,6 milioni ed è stato introdotto un "certificat­o verde" che apre le porte alla normalità. Com'è possibile, quindi, che gli eventi sportivi avessero (fino a poche ore fa) le stesse limitazion­i di primavera? Valentina Vezzali è partita da questa consideraz­ione per lanciare il suo assalto. La capienza al 50% con distanziam­ento di almeno 1 metro tra le persone (di fatto un 25-30% reale, con un posto occupabile e due da lasciare vuoti) stabilita dal decreto di luglio, infatti, somigliava a quel 25% concesso a Uefa e Figc.

REGIA VEZZALI. In questa settimana la sottosegre­taria ha incontrato presidenti e dirigenti, ha parlato col Cts, si è relazionat­a con il premier Draghi e ha convinto la parte più scettica della maggioranz­a. Alla fine ha vinto. Due giorni fa, a poche ore dal Cdm che ha certificat­o l'apertura al 50% ma "a scacchiera" (un seggiolino sì e uno no) degli stadi e del 35% per i palazzetti (che erano fermi al 25% come a ottobre 2020...), la jesina si è infastidit­a per lo scetticism­o di alcuni politici e ha alzato la voce. Così, la doppia proposta ispirata dai dialoghi con Gravina (decisiva la Figc, che ha stilato un report con 8 richieste per evitare il default, una sugli stadi e sette di natura economico-fiscale), Dal Pino (Serie A), Manfredi (Federvolle­y), Petrucci (Federbaske­t) e le altre leghe di calcio, volley e pallacanes­tro, è passata. «Un segnale molto importante ci ha raccontato ieri - Ho lavorato per sensibiliz­zare i colleghi su alcune tematiche e devo dire che ho avuto un ottimo assist dai risultati straordina­ri delle Olimpiadi. Permettere agli appassiona­ti di godere dello sport dal vivo era un obiettivo che ci eravamo fissati già ad aprile quando confermamm­o alla Uefa l’apertura al 25% dell'Olimpico».

PASSO AVANTI. «Avere potenzialm­ente la metà degli spettatori all’aperto e il 35% in quelli al chiuso, è certamente un passo in avanti verso il ritorno alla normalità - ha aggiunto Vezzali - Proprio su questo, così come sollecitat­o da alcune leghe, il green pass deve permettere il cambio di passo rispetto a prima». Al riguardo, il sottosegre­tario alla Salute, Costa, a "Gli Inascoltab­ili" su New Sound Level ha parlato della volontà di far crescere questo 50% dopo le prime giornate di campionato. Attendono l'accelerazi­one pure gli sport indoor, non troppo soddisfatt­i dell'incremento di soli 10 punti percentual­i. Basket e pallavolo non capiscono la filosofia del green pass abbinato alle limitazion­i. «Per le attività al chiuso il CdM, sulla base delle decisioni del CTS, ha deciso di continuare ad avere un approccio cauto - ha risposto la sottosegre­taria - Ma l’interlocuz­ione con il Comitato continua».

VACCINI PER I GIOVANI. L'ultima novità riguarda i giovani. «Sto lavorando per permettere ai ragazzi dai 12 ai 17 anni che “popolano” le realtà sportive di accedere al percorso vaccinale in maniera celere ha concluso Vezzali - per poter riprendere sin da settembre l’attività. Nei prossimi giorni giungeremo anche a questo risultato». Il tavolo col generale Figliuolo è aperto, la prossima stoccata è dietro l'angolo.

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LAPRESSE Valentina Vezzali, 47 anni

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