Bologna: Più tempo per prendereTheate
Accordo già raggiunto con Ostenda e calciatore Ma se non si chiuderà presto arriverà il Colonia
Negli spogliatoi del Bologna ci sono solo posti in piedi, e allora il discorso è uno solo, prima è necessario vendere e a quel punto Walter Sabatini, Riccardo Bigon e Marco Di Vaio potranno anche fare un’altra operazione in entrata. Quella relativa ad Arthur Theate,possibilmente, ammesso che nel frattempo il giovane difensore belga di piede sinistro dell’Ostenda, classe 2000, non abbia trovato una sistemazione da un’altra parte. Come, il Bologna vuole correre il rischio di poter perdere un calciatore a cui sta dietro addirittura dalla passata sessione invernale del mercato e per il quale ha praticamente già raggiunto un’intesa sia con l’entourage di Theate che con il club belga? Non è che voglia, deve, sì, deve correrlo per forza, perché potendo contare almeno per il momento ancora su Takehiro Tomiyasu dopo che (per ora) sono saltate le trattative con Tottenham e Atalanta e avendo in organico (oltre a Kevin Bonifazi e Adama Soumaoro) come difensori Gary Medel, Nehuen Paz, Stefano Denswil e Gabriele Corbo non puoi pensare di aggiungerne un altro. E poco importa se soprattutto il cileno e l’argentino non rientrano più nei piani tecnici sia del Bologna che di Mihajlovic, non dimenticando tra l’altro come sia Medel che Paz non vedano l’ora di andarsene da Casteldebole, avendo capito da tempo qual è l’antifona.
COME ARRIVARE A THEATE. Ma a questo punto vanno fatte due annotazioni. La prima: i dirigenti del Bologna stanno facendo di tutto per convincere Theate e l’Ostenda ad aspettarli, sapendo bene che nel giro di una decina di giorni almeno uno dei difensori in questione dovrebbe aver trovato un’altra squadra. Non è escluso che nella prossima partita di campionato il club belga decida di impiegare Theate a differenza di quello che è stato fin qua, ma se da una parte Bigon e Di Vaio non possono fare salti di gioia, da un’altra si rendono anche conto che la scelta dell’Ostenda è tutto sommato comprensibile. Poi in fondo l’importante non è tanto che l’Ostenda non lo faccia giocare, quanto che non lo venda magari al Colonia, che da settimane sta addosso a Theate. Poi la seconda: certo, se avesse lasciato Bologna Tomiyasu, a questo punto Theate sarebbe già un calciatore a disposizione di Sinisa, ma così non è successo e allora gli scenari cambiano. Nel senso che non è fondamentale la cessione del giapponese per poter vestire di rossoblù il ragazzo belga, ma basta che sia un difensore (se possibile meglio due) tra Medel, Paz e Denswil ad andarsene.
LA CRESCITA DI KINGSLEY. Domanda: cosa succederebbe nel caso in cui da qui al 20 agosto (che può essere considerata la data del “dentro o fuori” imposta dal Bologna a chiunque sia interessato al difensore giapponese) Tomiyasu dovesse lasciare Casteldebole? Come lo stesso Joey Saputo ha garantito a Mihajlovic nel giorno del Grande Colloquio ecco che arriverebbe un altro esterno destro che dovrà avere come caratteristiche tecniche anche la capacità di fare il centrale destro della difesa a tre nella fase attiva del gioco. Il che toglie dalla lista dei possibile acquisti di sicuro Gabriele Zappa del Cagliari e per certi versi allontana anche Bartosz Bereszynski della Sampdoria, anche se il nazionale polacco potrebbe adattarsi anche a fare questo ruolo, al di là della grande corsa che garantirebbe sulla fascia. Il discorso che abbiamo fatto per i difensori vale anche per i centrocampisti. Come dire: prima di poter chiudere eventualmente l’operazione in entrata legata a Matteo Ricci, che nelle intenzioni di Sinisa dovrebbe essere l’alternativa di Jerdy Schouten, dovrà essere ceduto Godfred Donsah, il cui contratto con il Bologna scadrà nel giugno 2022. A meno che la società e Sinisa decidano di dare una possibilità a Michael Kingsley, classe ‘99, che ha fatto bene sia contro il Borussia Dortmund che giovedì ad Evian contro il grande Liverpool.
L’alto numero di calciatori che Sinisa non vuole impone le cessioni