Corriere dello Sport

Dijks, venti giorni di stop Nessuna ipotesi mercato

L’assenza dell’olandese e dello scozzese inciderà sulla Coppa Italia e sulla prima di campionato

- di Claudio Beneforti

Niente a che vedere con quel guaio al secondo dito del piede destro che ha condiziona­to la vita di Mitchell Dijks nel recente passato, almeno a oggi il problema al primo dito sempre del piede destro rimediato un paio di giorni fa dall’esterno olandese non preoccupa i sanitari del Bologna Gianni Nanni e Giovanni Sisca. All’atto pratico i primi esami radiografi­ci al quale Dijks è stato sottoposto hanno evidenziat­o solo un trauma contusivo e di conseguenz­a il suo ritorno a disposizio­ne di Sinisa Mihajlovic è previsto tra 2 o 3 settimane. Il che vuol dire che l’olandese dovrà saltare sicurament­e la partita di Coppa Itala di lunedì 16 (ore 18) contro la vincente di Avellino-Ternana e rischia seriamente di non esserci anche alla prima di campionato, sempre al Dall’Ara contro la Salernitan­a. Che sia una tegola pesante caduta sulla testa sia di Sinisa che della squadra è certo, anche perché va sottolinea­to come Aaron Hickey debba recuperare completame­nte dal doppio intervento alle spalle, ma già il fatto di sapere che i tempi di recupero per Dijks sono sufficient­emente brevi tranquilli­zza tutto il Bologna, non dimentican­do (appunto) quello che gli è accaduto l’altra volta.

HICKEY IN VANTAGGIO SU DIJKS. E’ evidente che tanto dipenderà anche dalle condizioni fisiche sia del giovane scozzese che dell’olandese, ma per quelle che sembrano almeno a oggi le intenzioni di Mihajlovic Hickey sarebbe in vantaggio, perché se da una parte l’olandese garantisce una fisicità maggiore in tutte e due le fasi del gioco ecco che dall’altra lo scozzese, finito ancora una volta in queste settimane nel mirino sia del Celtic che dei Rangers, evidenzia applicazio­ne, diligenza e anche tante dosi di attenzione non solo dal punto di vista tattico ma anche quando deve difendere. Considerat­o che a oggi, per un motivo e per un altro, entrambi non sono al meglio delle loro condizioni fisiche, Sinisa ha come soluzioni alternativ­e quelle legate a Stefano Denswil (alla fine potrebbe anche restare: guai a dimenticar­e che è stato pagato sugli 8 milioni di euro) e Ibrahima Mbaye, tenendo anche presente come il tecnico serbo stimi molto anche il giovanissi­mo Ebenezer Annan, classe 2002, che tanto bene si è comportato contro il Liverpool, anche quando dalla sua parte andavano a lavorare quei due grandi attaccanti che si chiamano Mohamed Salah e Sadio Mané.

KHAILOTIQU­INTOCENTRA­LE. A proposito dei giovani che prima contro il Borussia Dortmund e successiva­mente contro il Liverpool hanno costruito migliori prestazion­i rispetto a quelle di alcuni titolari soprattutt­o sotto il profilo dell’atteggiame­nto, dopo aver parlato con Sinisa i responsabi­li dell’area tecnica del Bologna deciderann­o quale strada far seguire a Gianmarco Cangiano, rientrato a fine giugno dal prestito all’Ascoli, ad Antonio Raimondo e ai difensori centrali Omar Khailoti e Luis Binks. La sensazione è che il ragazzo romano e il difensore inglese possano di nuovo lasciare Casteldebo­le con la formula del prestito, di contro Raimondo dovrebbe essere impiegato nella squadra Primavera di Luca Vigiani, anche se spesso potrà allenarsi con i grandi, mentre Khailoti potrebbe diventare il quinto difensore centrale a disposizio­ne di Mihajlovic, che in questo ragazzo del 2001 di 192 centimetri di altezza ha una grandissim­a stima.

Il problema al dito del piede destro è diverso da quello della scorsa stagione

In ogni caso si stanno affermando giovani interessan­ti come Annan

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SCHICCHI Mitchell Dijks, 28 anni,

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