Chelsea con Romelu a caccia del City
Sono bastati meno di sei mesi a Thomas Tuchel per lustrare ambizioni e palmares del Chelsea. Lo scorso gennaio, nonostante la vittoria sul Luton in Fa Cup, Roman Abramovic sanciva la fine del regno Frank Lampard, affidandosi all’ex tecnico del Paris Saint Germain. Un esonero mai così opportuno, che non solo ha riportato i Blues tra le prime quattro della Premier League, ma addirittura ha regalato al popolo di Stamford Bridge la seconda Champions League. Un trionfo inatteso che ha riacceso entusiasmo e appetito di Roman Abramovic. E con esse anche la voglia di spendere, rinforzando una rosa che quest’anno punta dritta al primato domestico. Ovvero alla vittoria del campionato, rompendo l’egemonia del Manchester City, già sconfitto nella finale di Oporto. Tra una settimana il Chelsea esordirà in Premier nel derby con il Crystal Palace, avendo risolto (almeno sulla carta) con l’arrivo di Lukaku la penuria di gol accusata l’anno scorso, e puntellato la difesa con il probabile arrivo dal Siviglia di Jules Kounde. Uno sforzo economico che segue quello di 12 mesi fa quando i Blues avevano speso oltre 188 milioni di euro per ringiovanire la rosa con gli acquisti dei vari Havertz, Werner, Chilwell, Mendy e Ziyech. Una vera rivoluzione, anche se non tutti lo scorso anno avevano reso secondo le attese. E’ racchiusa tutta qui la nuova scommessa di Tuchel: valorizzare al meglio un gruppo di giovani di sicuro talento, ma ancora in cerca della definitiva consacrazione. Così da eliminare quell’incostanza di rendimento che nell’ultima stagione, anche a causa della inesperienza dello spogliatoio, era costata diversi punti, e con essi un pesante distacco dalla vetta. Il City resta il punto di riferimento, ha spiegato Tuchel, ma quest’anno il Chelsea affronterà la stagione senza timori reverenziali.
A Havertz, Chilwell e Mendy arrivati la scorsa stagione si aggiungono il probabile arrivo di Jules Kounde per puntellare la difesa e di Romelu Lukako per dare fisicità, tecnica e potenza alla linea a tre d’attacco della squadra