Corriere dello Sport

Agnelli, blitz Superlega

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- Agnelli, blitz a Barcellona. In anticipo rispetto alla squadra, che questa sera sarà impegnata nel Trofeo Gamper, il presidente della Juventus, accompagna­to dal dirigente Marco Storari, è sbarcato ieri in Catalogna per incontrare gli omologhi del Barça, Joan Laporta, e del Real Madrid, Florentino Perez. I tre massimi dirigenti si sono visti a pranzo e il meeting, secondo le ricostruzi­oni dei media spagnoli, è durato attorno alle quattro ore. La portata principale è facile immaginare che sia stata la Superlega: Juve, Barcellona e Real Madrid sono i tre club che stanno ancora portando avanti il progetto. In agenda non c’erano decisioni da prendere, sottolinea­no fonti vicine al dossier, così come non c’era necessità di ribadire la compattezz­a del fronte. La riunione, piuttosto, è stata l’occasione per fare il punto della situazione alla luce della volontà, emersa negli ultimi giorni, da parte dell’Uefa di non rinunciare alla possibilit­à di agire contro le tre società ancora paladine della lega alternativ­a. Nyon, infatti, ha respinto la richiesta del Tribunale di Madrid, di cessare ogni azione intrapresa contro tutti i dodici club fondatori, i tre che non si sono dissociati dal progetto e i nove che vi hanno rinunciato, accettando le sanzioni nella forma di multe, trattenute sui ricavi e donazioni.

MONOPOLIO. Ora la partita si giocherà, con tempi naturalmen­te lunghi, davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. I giudici del Lussemburg­o dovranno pronunciar­si in merito all’esistenza, o meno, di una posizione di monopolio dell’Uefa, questione sollevata da Juve, Barça e Real. I tre club, in un comunicato congiunto seguito alla pronuncia del Tribunale di Madrid, avevano rivendicat­o più peso e potere per i club nella governance dei tornei. «Uefa si è accreditat­a come legislator­e, operatore esclusivo e unico titolare riconosciu­to dei diritti delle competizio­ni europee, nonché organizzat­ore - recitava il documento Questa posizione monopolist­ica e in conflitto d’interessi danneggia il calcio e il suo equilibrio competitiv­o. Ai club partecipan­ti alle competizio­ni europee dovrebbe essere garantito di governare le competizio­ni».

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