Vlahovic e Milenkovic i due summit. Nastasic ok
Ristic e Ramadani, i manager dei serbi, ieri a Firenze: vicino intanto il sì con lo Schalke 04
FIRENZE - Milenkovic e Vlahovic, la Serbia di colore viola, al centro dei pensieri di mezza Europa, ma quella di ieri è stata una giornata decisiva. Prima c’è stato il pranzo di lavoro tra Fali Ramadani e gli uomini di mercato di Commisso con un particolare non di secondaria importanza: Ramadani è l’agente sia di Milenkovic che di Nastasic. Poi, in serata, l’incontro tra Darko Ristic (presente al Franchi), che è il procuratore di Vlahovic, e Barone. Due appuntamenti che sembrano altrettanti punti a favore della Fiorentina e delle situazioni che riguardano appunto i calciatori serbi della Fiorentina. Ma le situazioni sono differenti. Molto differenti.
FUORI UNO, DENTRO UNO. Cominciamo da Milenkovic, perché il discorso nel suo caso è “semplice”: sta per lasciare Firenze. Com’era prevedibile, forse previsto. Partirà con destinazione West Ham (alternativa Juventus) e sarà sostituito al centro della difesa da Nastasic che torna lì dove c’era già stato quasi dieci anni fa. Pranzo proficuo, insomma, come gli aggiornamenti sui contorni economici in arrivo dall’Inghilterra: la Fiorentina è ferma a venti milioni e qualcosa, il West Ham per ora non va oltre i quindici. Con l’inserimento dei soliti bonus e il passo avanti di una e un minimo passo indietro dell’altra, si dovrebbe arrivare a breve all’accordo. Non in tempi così veloci da avere Nastasic a Firenze già domani per le visite mediche come è stato ipotizzato nel pomeriggio di ieri, ma insomma la strada tracciata è quella ed è questione di giorni. Anche nel caso di uno scatto fulmineo della Juventus per superare magari gli Hammers allo sprint: fuori Milenkovic, dentro Nastasic è la certezza, ma la Fiorentina segue comunque altri difensori (Rugani, Kouyate e Cistana) in attesa di capire l’esito dell’altro fronte di trattativa (interna ed esterna) con Pezzella.
MURO INVALICABILE. Poi c’è Dusan Vlahovic. Nel senso che il 21enne di scuola Partizan è balzato prepotentemente agli onori con il campionato super della scorsa stagione e quello che sta accadendo in casa Tottenham e in casa Inter, rispettivamente con Kane e Lukaku, non fa altro che alzare l’intensità dei riflettori sul numero 9 viola, nonché di conseguenza i contatti tra i club e l’entourage del centravanti. C’è un però bello grosso: Rocco Commisso ha dato disposizione di “difendere” Vlahovic a tutti i costi e ad ogni modo, almeno per quest’anno, anzi portando avanti in parallelo incontri e contatti col procuratore Ristic e i suoi collaboratori per allungare il contratto che scade nel giugno 2023. E l’incontro di ieri tra Ristic e Barone è stato all’insegna del sorriso e della collaborazione. Se e quando Kane e Lukaku troveranno sistemazione altrove è chiaro che il goleador serbo diventerà preda ambita, ma la Fiorentina alzerà tutti i muri possibili di fronte ad eventuali attacchi che al momento non ci sono stati in alcuna forma: Tottenham e Inter non si sono fatti sentire. Questo non impedisce alla Fiorentina di tenere sott’occhio Scamacca del Sassuolo.
ORSO SULLA FASCIA. E poi c’è tutto il resto del mercato che ha bisogno di uscite per essere messo in moto. Per l’esterno destro, ad esempio, Zappacosta, Stryger Larsen e Montiel (River Plate) sono nell’ordine i candidati per prendere il posto di Lirola, agognato finora vanamente dall’Olympique Marsiglia. Per il regista non c’è bisogno di una partenza quanto di un cambio di strategia e fondamentale diventa il parere di Italiano: se il tecnico nato in Germania riterrà il cileno adatto a prendersi il comando del gioco viola, allora Torreira, Sensi e Skhiri rimarranno obiettivi di mezza estate, viceversa la Fiorentina si fionderà su quello che garantisce la combinazione migliore tra qualità, caratteristiche e spesa. Discorso simile o quasi per un esterno da aggiungere in attacco: Orsolini piace (niente aste per Brekalo del Wolfsburg), ma non è strada semplice per le richieste del Bologna.
L’agente della punta ha incontrato Barone e ha parlato della mossa degli Spurs