Ducati comanda ma è allarme per la pioggia
Il Motomondiale in Austria tra certezze e dubbi Alle Rosse le prime due file, Martin davanti a Bagnaia Rischio rinvio per maltempo
Un monologo Ducati oppure un rinvio per pioggia? La vigilia del primo dei due appuntamenti austriaci non ha chiarito i dubbi legati al leit motiv del GP di Stiria: dopo un venerdì in sordina, in qualifica le Rosse hanno quasi monopolizzato le prime due file, con la seconda pole del rookie Jorge Martin davanti a Pecco Bagnaia (ieri anche primo in FP3 e secondo in FP4), ma non è chiaro se e quanto la prevista pioggia mischierà la carte.
A sentire i piloti, un diluvio potrebbe persino portare a uno spostamento della corsa di 24 ore. Se venerdì Bagnaia aveva ammesso: «Nei tratti in cui è rimasta la gomma della Formula 1, che ha corso qui un mese fa, sul bagnato diventa pericoloso per noi», ieri è stato Valentino Rossi (ieri 17°) a toccare l’argomento: «Dovesse piovere troppo forte, potremmo essere costretti allo spostamento. Venerdì se n’è parlato in Safety Commission ma non c’ero, la priorità di tutti è correre regolarmente la domenica (oggi, ndc), perché il lunedì creerebbe molti problemi, ma devono esserci le condizioni giuste. Ci sono punti pericolosi sull’asciutto, figurarsi sul bagnato estremo, come la staccata della Curva 3», ha detto Rossi, indicando il tornante in salita dove lo scorso anno rischiò grosso, vedendosi sfilare la moto di Franco Morbidelli senza controllo (dopo la carambola innescata da Johann Zarco) a pochi centimetri.
AUSPICIO. Sarà pioggia per tutta la gara oppure condizione mista, per un nuovo flag-to-flag? C’è chi auspica quest’ultima condizione, come i due ducatisti che scattano dalla seconda fila, Jack Miller e Johann Zarco, che nella gara con il cambio moto a Le Mans hanno chiuso primo e secondo. Al contrario, a tifare per l’asciutto è Bagnaia, che dopo un venerdì vissuto rincorrendo – l’assenza dell’anno scorso al Red Bull Ring lo ha costretto a ricostruire l’assetto della sua Desmosedici da zero – ieri è stato il pilota più consistente. In condizioni di asciutto, Pecco sarebbe il primo candidato ad arricchire l’albo d’oro ducatista sul tracciato austriaco (dove il super motore della moto bolognese ha avuto ragione in cinque gare su sei), ottenendo anche il tanto desiderato primo successo in MotoGP. Ma… «Forse pioverà e invece io preferirei l’asciutto, perché grazie al lavoro svolto nei due giorni ho trovato il modo per mettere assieme un bel passo gara. Ma magari sul bagnato farò meno fatica di Quartararo».
NESSUN PIANO. Già, il leader del Mondiale – unico intruso tra i ducatisti in prima fila – in qualifica ha fatto paura, dato che aveva firmato la pole, ma il suo giro più veloce è stato cancellato per un’escursione oltre i limiti della pista. Al contrario sul bagnato, venerdì, il francese era parso in difficoltà: «Farò il massimo possibile in caso di pioggia: il miglior piano è… non avere un piano. Mi auguro vada meglio di venerdì, quando faticavo persino a rimanere in piedi», ha detto Fabio.
MARTINATOR. Ieri, però, tutti si sono inchinati a Martin, specialista del giro secco che aveva ottenuto la pole già al secondo tentativo in MotoGP, nel GP di Doha, prima dell'infortunio rimediato nelle prove del Portogallo: «La pole è per mio nonno che è in ospedale – ha detto il 23enne del Team Pramac – punto a ripetere Doha, con un epilogo sul podio. Una gara flagto-flag? Mi auguro di no».
Gli outsider sono gli ultimi due campioni del mondo: Joan Mir ha subito beneficiato dell’abbassatore di assetto, che fa accelerare meglio la sua Suzuki, e la partenza dalla seconda fila è un inedito. Marc Marquez, scivolato a bassa velocità alla curva 3, ragiona sulla distanza: «Con le gomme nuove faccio fatica, ma il passo è buono».
E da dietro potrebbe risalire Enea Bastianini, la cui qualificazione in Q2 è stata cancellata da un’escursione sul verde della quale non esistono immagini: «Ho fatto ricorso – ha detto il campione uscente della Moto2 – so di poter rimontare».
In alcuni tratti è rimasta la gomma di F.1, col bagnato diventa pericoloso
Rossi: «Dovesse piovere forte si dovrebbe spostare la gara a domani»