Sinner show: centrata la prima finale Atp 500
Battuto in due set Brooksby, che crolla dopo il tie break (7-6 6-1) Mai un italiano in corsa per il trofeo
Jannik Sinner riscopre l'America. Ci deve essere un feeling speciale tra l'altoatesino e gli USA. Dopo la finale a Miami in primavera, centra quella di Washington, ATP 500 che fa entrare nel vivo la stagione pre-US Open. In una semifinale a due facce, l'azzurro salva tre set point poi accelera. È un uomo solo al comando, molto prima di completare il 7-6(2) 6-1 su Jenson Brooksby, che comunque entrerà per la prima volta in Top 100. Il diciannovenne, miglior teenager nel ranking ATP, è il primo italiano in finale nella storia del torneo.
LA PARTITA. Il primo set è un bel segnale. Sinner serve e spinge come a Miami. Ritrova scioltezza, fluidità e continuità con i colpi di inizio gioco. Il suo è un tennis che necessita di sicurezza e coordinazione per raggiungere il massimo dell'efficienza. Il livello è alto come il ritmo che l'azzurro, alla seconda semifinale ATP in un 500, la settima complessiva nel circuito maggiore. Brooksby, ventenne statunitense mai così avanti in un torneo così prestigioso, per un set quel ritmo dimostra di poterlo reggere. Con un tennis offensivo e vario, certamente poco ortodosso, costringe Sinner a pensare fuori dagli schemi. Nel momento più difficile della partita, sotto 5-6 0-40, l'altoatesino fa al meglio quel che serve. Tira due ottime prime che neutralizzano le risposte fin lì esplosive di Brooksby, candidato come lui a un posto alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, e sfoggia un profondo back di rovescio. La diagonale sinistra è il suo tesoretto, come già successo nei turni precedenti contro il finlandese Emil Ruusuvuori e soprattutto contro il figlio d'arte Sebastian Korda. Nel secondo set, l'azzurro mette la partita in discesa. Prezioso il break per il 3-1, completato con quattro punti di fila. Sfodera un gran vincente in corsa, chiude con una controsmorzata da applausi. Con il match in pugno, poi, Sinner si concede recuperi e accelerazioni fulminanti. L'azzurro è tornato, il sogno americano continua. MUSETTI SQUALIFICATO. Sentimenti ben diversi caratterizzano invece l'esperienza di Lorenzo Musetti, squalificato per violazione del protocollo anti-Covid prima del suo esordio nelle qualificazioni del Masters 1000 di Toronto. La storia è decisamente particolare. Il carrarino aveva bisogno di mangiare, ma in albergo non era possibile. Gli hanno consigliato un delivery distante poche decine di metri dsll'hotel. Ma il ristorante richiedeva una carta di credito e il sistema di ordinazione online non funzionava. La security lo ha notato e gli organizzatori hanno deciso di escluderlo dal torneo. In tabellone è entrato l’australiano Max Purcell.
Violata la bolla anti-Covid: Musetti squalificato salta il Master a Toronto