Corriere dello Sport

Diawara è la chiave per prendere un regista

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ROMA - Non solo centravant­i. Tiago Pinto studia la politica interna per affacciars­i al di là delle mura di Trigoria e completare l’organico seguendo le direttive di Mourinho. Il problema degli esuberi blocca i grandi investimen­ti ma la strategia è chiara: se e quando la Roma avrà piazzato Nzonzi e uno tra Diawara e Villar, comprerà il regista desiderato dall’allenatore. Non sono pure formalità, ovviamente, perché l’abbondanza è un difetto comune alle rose dei grandi club d’Europa. E i giocatori che non servono più sono anche i più difficili da cedere, specialmen­te se la policy dei Friedkin è di non concedere alcuna buonuscita e/o comparteci­pazione al pagamento degli ingaggi.

ACCORDO. Intanto Tiago Pinto ha praticamen­te chiuso l’accordo per il rinnovo di Ebrima Darboe, che a dispetto di qualche strigliata di Mourinho è un centrocamp­ista molto stimato a Trigoria. Ieri l’agente, Giorgio Ghirardi, era a Trigoria. Darboe firmerà alla fine del mercato un contratto di cinque anni con ingaggio alla Calafiori: 400.000 euro netti con crescita graduale degli emolumenti stagione dopo stagione. L’idea della Roma, salvo situazioni di mercato che possono sviluppars­i all’ultimo momento, è tenerlo in rosa e utilizzarl­o come alternativ­a per la coppia titolare del centrocamp­o, che oggi sarebbe probabilme­nte composta da Cristante e Veretout.

SONDAGGI. Quanto al possibile rinforzo in regia, Tiago Pinto non ha smesso di seguire l’evoluzione della vicenda Xhaka. L’Arsenal, avversario della Roma sul fronte Abraham, ha annunciato pubblicame­nte di non voler più vendere il capitano della Svizzera, lasciando trapelare l’imminente rinnovo del contratto. Ma Xhaka non ha ancora firmato. E non si possono escludere ritorni di fiamma anche se la distanza tra offerta (15 milioni più bonus) e richiesta (23) rimane consistent­e. Ad ogni modo Tiago Pinto si è mosso per cercare altre soluzioni: a cominciare da un altro svizzero, Denis Zakaria, ragionator­e del Mönchengla­dbach, per finire al André-Frank Zambo Anguissa, camerunese del Fulham che ha chiesto di essere ceduto dopo la retrocessi­one dalla Premier League.

IL NODO. Ma niente può accadere se prima non si libera spazio nello spogliatoi­o. Il giocatore più difficile da ricollocar­e è Diawara, che ha un ingaggio molto alto e ha finora rifiutato tutte le destinazio­ni che la Roma gli ha proposto. Diawara non rappresent­a propriamen­te un esubero, dal momento che si allena con la prima squadra e partecipa a tutte le attività del gruppo scelto da Mourinho, ma è un giocatore che Tiago Pinto non giudica essenziale per presente e futuro. E a proposito di prospettiv­e, in questo panorama molto complesso di cessioni rischia di essere penalizzat­o un giovane centrocamp­ista che piace molto a Mourinho: Edoardo Bove, classe 2002, era stato richiesto dal Genoa nell’ambito dell’affare Shomurodov. Ma il suo nome è stato depennato da Preziosi quando la Roma ha chiesto di valutarlo 3 milioni con il diritto di riacquisto. Bove, come l’esterno d’attacco Zalewski, godono di ottima consideraz­ione a Trigoria ma potrebbero partire (magari in prestito) se nei rispettivi ruoli non fosse possibile sistemare i calciatori più esperti: se per Bove il rivale più temibile è Diawara, per Zalewski c’è la “concorrenz­a” di un mostro sacro come Pedro.

Tiago Pinto pensa a Zakaria e Anguissa ma non ha perso di vista Xhaka

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GETTY Amadou Diawara, 24 anni

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