Le ore di Dumfries offerti 14 milioni
Attesa per la risposta del Psv: l’Inter può rilanciare Zapata o Correa per l’attacco ma ora costano tanto Nandez jolly: si riparte con un prestito low cost
L’incontro di mercato alla Pinetina tra l'ad Marotta, il ds Ausilio e il tecnico Inzaghi ha portato l'Inter a presentare la prima offerta concreta per avere Denzel Dumfries: 10 milioni di parte fissa più 4 di bonus per acquistare il cartellino dell'esterno che è al primo posto della lista del tecnico di Piacenza per ricoprire il ruolo di quinto di destra. Ieri sera il Psv era impegnato nel match di ritorno del terzo turno preliminare di Champions sul campo del Midtylland (ha centrato la qualificazione ai play off dopo il 3-0 dell'andata) e non ha dato una risposta. Probabile che arrivi oggi. L'Inter sa bene che gli olandesi valutano il loro esterno tra i 15 e i 20 milioni e si è tenuta un certo margine per rilanciare, magari aumentando la parte fissa. L'obiettivo è non tirare il discorso troppo per le lunghe: Marotta e Ausilio, che ieri come in tutte le trattative avevano al loro fianco l'avvocato Capellini per la parte legale, sperano di accogliere il calciatore entro il fine settimana per metterlo a disposizione di Inzaghi da lunedì. Possibile? Raiola è dalla parte dell'Inter e, dopo Malen e Rosales, quest'estate punta a trasferire dal Psv il suo terzo assistito. Se concluso questo affare porterà un'offerta per De Vrij (il Leicester?) lo vedremo, ma Inzaghi non vuole che sia toccata la difesa, il reparto chiave per dare solidità alla squadra. Dumfries completerà le corsie esterne, ma non chiuderà il mercato nerazzurro.
ZAPATA O CORREA. Dopo Dzeko serve un altro attaccante, quello che sostituirà Pinamonti (l'Empoli lo sta aspettando con pazienza): sarà scelto tra l'atalantino e il laziale. Sono due calciatori con caratteristiche diverse, verrebbe da dire opposte: Duvan è un centravanti potente fisicamente che segna molto, Joaquin una seconda punta tecnica che può decidere la gara da sola quando è in giornata, ma che in Italia ha firmato poche reti. Come è possibile avere come alternative due elementi così diversi? Inizialmente la dirigenza e Inzaghi sembravano orientati a puntare sul doppio centravanti ovvero a sostituire Lukaku con la coppia Dzeko-Zapata, ma adesso, analizzata la frequenza con cui Sanchez si infortuna (salterà la prima di campionato e quacora si certamente anche la seconda), stanno riflettendo. In quest'ottica potrebbe essere più conveniente utilizzare Martinez come prima punta, ruolo in cui ha giocato nel Racing, e mettergli alle spalle Correa. Fermo restando che ci sarebbero Dzeko, Sanchez e Satriano, l'uruguaiano che ha una decina di richieste, ma che l'Inter pare orientata a tenere a differenza di Salcedo, destinato al prestito.
30 MILIONI PIU' BONUS. La difficoltà di entrambe le trattative è legata al prezzo: l'Atalanta non ha antrovato un sostituto per Zapata la cui valutazione supera i 40 milioni. Poco di meno chiede Lotito che ha bisogno di monetizzare, ma certo non vuole fare "regali" a Inzaghi. L'obiettivo alla Pinetina e in viale della Liberazione è chiudere anche uno di questi affari per il debutto con il Genoa, ma non sarà semplice e ci sarà da "battagliare" sia nell'uno sia nell'altro caso. Possibili sorprese? C'è una pista estera, che non è Martial, tenuta per il momento "coperta".
NANDEZ. Non ci siamo dimenticati dell'uruguaiano che aspetta sempre l'Inter. Per i nerazzurri può essere un innesto... in più: in questo caso Agoume andrebbe a farsi le ossa in prestito. Dopo aver svincolato l'operazione Nandez da Nainggolan (che ieri ha risolto il contratto ricevendo in 2 anni una buonuscita da 2 milioni netti; ha già salutato i compagni), l'Inter può proporre uno scambio di prestiti o un prestito con diritto di riscatto mettendo sul tavolo inizialmente massimo 1,5-2 milioni. E' una guerra di nervi con Giulini.