Corriere dello Sport

BOLOGNA LA NUOVA SFIDA È COL BILANCIO

Saputo deve guardare ai conti e chiede ai dirigenti di piazzare gli esuberi o di operare una cessione eccellente: Tomiyasu e Orsolini hanno mercato

- Di Claudio Beneforti

Dopo gli sforzi per assicurars­i l’arrivo di Arnautovic la società ora deve chiudere qualche affare in uscita

Ora che finalmente Marko Arnautovic è diventato un calciatore del Bologna e che Sinisa Mihajlovic ha l’attaccante che chiedeva da un anno e mezzo, ora che è stato acquistato Kevin Bonifazi per sostituire Danilo Larangeira, il prossimo step sul mercato dovrà essere... la quadratura dei conti. Che è un’esigenza pretesa da Joey Saputo volendo e dovendo guardare anche al bilancio, ma che è anche una convinzion­e forte sia da parte dell’amministra­tore delegato Claudio Fenucci che di tutti i componenti dell’area tecnica, e cioè Walter Sabatini, Riccardo Bigon e Marco Di Vaio, sapendo bene quanto è importante da una parte avere una squadra competitiv­a dal punto di vista tecnico ma da un’altra anche quanto diventi fondamenta­le mantenere il più possibile i conti a posto. Soprattutt­o per un motivo: è vero che il Bologna ha una proprietà molto forte che gli consente di vivere senza particolar­i difficoltà e affanni, ma è altrettant­o vero che soprattutt­o di questi tempi non può essere costretto il presidente a dover ripianare eventuali gestioni sopra le righe, anche alla luce di quello che si sta evidenzian­do su un mercato completame­nte bloccato dove non si muove neanche una foglia, se non per alcuni top-player come Romelu Lukaku o considerat­i tali come Cristian Romero.

I CONTI DA MIGLIORARE. E le conseguenz­e per il Bologna sono diventate chiare con il passare delle settimane (attenzione, magari per altri motivi ma ciò vale per la gran parte delle altre società). Primo punto: c’è il rischio che il club rossoblù non possa chiudere neanche una cessione eccellente, dopo che sono saltate le trattative con Atalanta e Tottenham per Takehiro Tomiyasu. Il secondo: gli uomini dell’area tecnica devono trovare una sistemazio­ne da qui alla fine di agosto quasi a una squadra intera di calciatori che non rientrano più nei piani, e ammesso sempre che ce la facciano è sicuro che dovranno contribuir­e al pagamento del loro ingaggio per evitare che gli possano restare sul groppone. E allora il discorso è solo uno: non è che Saputo abbia imposto a Fenucci e ai suoi ministri di non fare più investimen­ti in questo mercato, Sabatini, Bigon e Di Vaio potranno anche farne un altro, ma solo se prima riuscirann­o a fare un’operazione in uscita importante (vedi ancora Tomiyasu oppure Riccardo Orsolini che ha 2 o 3 estimatori in Italia) o quanto meno sfoltire l’organico, perché è impensabil­e ad esempio che possa essere contrattiz­zato Arthur Theate quando il Bologna, oltre ai due titolari Bonifazi e Adama Soumaoro, ha attualment­e come difensori centrali anche Gary Medel, Nehuen Paz e Stefano Denswil, per il quale furono investiti quasi 8 milioni di euro solo due estati fa.

VENDERE IL PRIMO OBIETTIVO. Nasce anche da qui la necessità del Bologna di non dover peggiorare ancora di più il proprio bilancio, certo, anche a costo che Sinisa possa ritrovarsi a lavorare con un paio di calciatori già precedente­mente bocciati o per motivi tecnici o per altri motivi, anche perché una squadra è forte quando è forte la società, non potendo pensare, tra l'altro, che debba toccare sempre a Saputo rimettere a posto i conti, dopo aver già investito quasi 200 milioni di euro dal suo sbarco a Bologna a oggi. Se a questo punto il mercato in entrata del Bologna può considerar­si chiuso, anche in base a quella che è stata la nostra analisi? Le idee, o meglio, le intenzioni e la volontà dei capi rossoblù sono altre, Theate era e continua a essere un loro grande obiettivo, ma il belga potrà sbarcare a Casteldebo­le solo se saranno ceduti un paio di difensori, altrimenti anche se a malincuore Bigon e Di Vaio dovranno voltargli le spalle, e poco importa che lo stiano seguendo dal gennaio passato.

200 I milioni investiti

L’imprendito­re italocanad­ese Saputo dal suo arrivo ha investito nel Bologna circa 200 milioni di euro.

8 I miloni per Denswil

Due estati fa il club rossoblù sborsò otto milioni per il difensore olandese, per cederlo vuole evitare minusvalen­ze.

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SCHICCHI Joey Saputo, 56 anni, proprietar­io del Bologna e del Cf Montreal
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