Corriere dello Sport

Gonzalez: Fiorentina faremo grandi cose

Presentato ieri il colpo più costoso della storia viola Tifosi in festa dalle sponde del Lungarno: «Forza Nico!»

- Di Ilaria Masini

«Devo ringraziar­e il presidente Commisso per avermi portato qui in Italia, darò il massimo»

Dalla sponda del Lungarno i tifosi gridano «Forza Nico», mentre viene presentato con Ponte Vecchio a fare da scenografi­a. Nicolas Gonzalez, l’acquisto più costoso della storia della Fiorentina insieme al monumento-simbolo di Firenze, è la cartolina che la società viola sceglie per dare risalto alle parole dell’esterno offensivo: «So di essere l’acquisto più caro della Fiorentina (27 milioni di euro, ndr) ma non sento la pressione. So però che ho la responsabi­lità di dare il massimo per portare sempre più in alto questa squadra. Siamo un bel gruppo e possiamo fare bene». Ha scelto la maglia numero 22: «In Argentina è il numero del “loco”. Lo avevo anche in Germania, mi piace molto e quando ho visto che qui era libero, l’ho preso subito». Un buon biglietto da visita per un po’ di estro in campo.

CLUB AMBITO. Allo società “Canottieri” che ospita l’evento sono presenti pure la mamma Paula e il papà Cristian, felici della scelta del figlio. Una decisione che il calciatore spiega così: «E’ un grande club, uno di quelli in cui tutti vorrebbero giocare. Sono molto felice di essere qua proprio perché ho sentito la volontà di prendermi, mi cercavano da tempo. Ho rifiutato pure un’offerta dall’Inghilterr­a dove non sarei stato felice come lo sono adesso qui. Devo ambientarm­i prima possibile per dare il massimo sul campo e vivere questa esperienza con gioia». Sulla scelta hanno pesato le parole dei suoi connaziona­li: «Burdisso, Quarta e Pezzella hanno avuto una grande influenza sulla mia decisione. Ci ho parlato tanto e mi hanno dato la spinta decisiva, dicendomi cose bellissime di Firenze. La scelta di Messi? Inaspettat­a, però ora seguiremo le grandi giocate del calciatore più forte del mondo a Parigi».

PRONTISSIM­O. Gonzalez in pochi giorni è passato dalla vittoria della Coppa America al pareggio per 0-0 in amichevole con il Montevarch­i, una situazione che potrebbe far sorridere, ma che invece ha mostrato la stessa determinaz­ione del giocatore in gare così diverse fra loro: «Mi sento molto bene e sono contento della mia condizione fisica. Sono pronto a giocare e anche a farlo bene. Quando ci alleniamo vedo che Italiano mi chiede di fare cose che sono in grado di fare pure con una certa libertà. Sono fiducioso e non vedo l’ora che arrivi la prima di campionato. Se toccherà a me giocare, proverò ad impression­are il tecnico e i tifosi, sempre divertendo­mi. La vittoria in Coppa America? È stata un sogno e giocare con Di Maria un orgoglio». Qualche dettaglio in più sul ruolo: «Posso agire a destra anche se per la maggior parte della mia carriera ho giocato a sinistra e mi piace anche accentrarm­i per andare verso la porta. Il gol? Italiano non me lo ha chiesto direttamen­te. Ogni sfida è a sé ma cercherò di segnare tutte le volte che mi sarà possibile». Nella prima amichevole si è “scontrato” contro un fuorigioco e un palo che gli hanno negato la gioia della rete.Magari in partite ufficiali sarà subito diverso, a cominciare da venerdì sera contro il Cosenza in Coppa Italia. Un approfondi­mento anche sulla sua carriera: «Il salto nella Prima Divisione argentina non mi ha creato problemi, ma il passaggio in Germania è stato durissimo nei primi tempi e pensavo che la transizion­e al calcio europeo sarebbe stata più facile. Ho lavorato molto e ora posso dire che l’esperienza tedesca mi ha aiutato tantissimo, sono felice e pronto per questa nuova avventura».

GIORNO STORICO. L’attaccante argentino, 23 anni, infine svela una conversazi­one con il proprietar­io Rocco Commisso: «Mi ha ringraziat­o per la scelta, ma sono io che ringrazio lui per avermi portato qua dove penso che sarò felice». E se il presidente è ancora negli Stati Uniti, a fare gli onori di casa ci pensa il direttore generale Joe Barone: «Per la Fiorentina oggi è un giorno storico perché Gonzalez è l’acquisto più costoso della storia viola. Siamo molto contenti e a livello personale ho guardato Nicolas per molto tempo grazie ai miei contatti in Sudamerica e abbiamo lavorato in fretta per portarlo alla Fiorentina prima dell’inizio della Copa America. Abbiamo comprato un campione che ha vinto già con l’Argentina, giocando anche titolare e facendo vedere le sue qualità».

Ho scelto il numero 22, l’ho avuto anche in Germania: mi piace molto»

«Burdisso, Quarta e Pezzella mi hanno dato la spinta per accettare l’offerta»

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