Il capolavoro dei Macko bis servito al PG Nationals
L’organizzazione ripete il successo dello scorso split su League of Legends: in poco più di 12 mesi sono diventati una delle più importanti realtà della scena competitiva
Per la seconda volta nella storia della competizione italiana di League of Legends una squadra vince due volte, anche in questo caso consecutive, il PG Nationals del titolo targato Riot Games. La prima volta era successo nell’anno 2019 con il doppio successo dei Campus Party Sparks: questo, il 2021, è invece l’anno dei Macko Esports che in poco più di 12 mesi sono immediatamente diventati una delle più importanti realtà di riferimento della scena competitiva italiana.
DALLA NOVITÀ AI TRIONFI. Vittoria su Rainbow Six Siege alla loro prima partecipazione, vittoria su League of Legends all’esordio: e ora il bis al termine di un campionato disputato quasi alla perfezione. Cambiati due elementi rispetto alla Stagione Primaverile, con l’addio del support Christian Devo “DarkChri” e del botlaner Jakob Gramm “D3rk1ng”, i Macko hanno fatto fatica solo inizialmente, nell’attesa che i due innesti Vittorio Massolo “Click” e Gustav Schwerdfeger “Bushy” arrivassero a pieno regime, che si allineassero con il nocciolo duro del team, rimasto immutato anche nella stagione estiva: lo svedese Stass Skopin “Stenbosse”, il danese Casper Bo Simonsen “Cboi” e il polacco Sebastian Smejkal “Sebekx”, eletto Mvp del campionato. Il quintetto ha comandato il Summer Split del PG Nationals senza troppi affanni, raggiungendo persino una striscia di nove vittorie consecutive. Ai playoff, poi, un percorso quasi netto: 3-0 agli Axolotl, 3-2 sugli Outplayed e 3-1 nella Grand Final, ancora sugli Outplayed.
LA PROGRAMMAZIONE PAGA. Il vero segreto dei Macko Esports va oltre i singoli giocatori e risiede nello staff. Fin dall’acquisizione dello slot dei Racoon, l’organizzazione ha voluto continuare a puntare sulle tre figure più rappresentative della squadra precedente: Andrea Planamente, esports director, Riccardo Tata, ex-giocatore e oggi strategic coach, e il russo Roman Lanskoy, l’head coach del team. Il trio ha partecipato alla quarta finale consecutiva, eguagliando il record di Cristofaro Di Maggio nel biennio 2018-2019, nonché la quarta partecipazione consecutiva all’European Masters, due con i Racoon e due appunto con i Macko.
GLI SCONFITTI. Dall’altra parte della finale la delusione dei giocatori degli Outplayed che tuttavia non hanno nulla da recriminare in una stagione che è forse andata ben oltre le aspettative iniziali. Il loro percorso era iniziato, per la prima volta nella loro storia, dal torneo di promozione: l’ultimo posto della stagione primaverile li aveva infatti costretti a riconquistarsi il proprio posto nella massima serie. Un posto riconquistato di prepotenza con un roster che mirava a diventare protagonista in un palcoscenico ben più importante: il quintetto composto da Aleksandar Stefanovic “Patkicaa”, Dusan Nedeljkovic “Lotus”, Sven Vidovic “Dehaste”, Michael Curtet “Rayito” e August Skarsfjord “Quixeth”, coordinati dalla guida del coach Luka Cica “Panj”, si è saputo districare nella giungla del campionato creatasi dietro i Macko, salendo fino al secondo posto in regular season per poi arrivare fino alla finale playoff.
L’EUROPA. Per entrambe le squadre si aprono adesso le porte dell’Europa. Le migliori di ogni campionato nazionale parteciperanno dal 16 agosto all’European Masters, una sorta di Champions League: i Macko sono già qualificati alla fase a gironi in quanto vincitrice del PG Nationals italiano mentre gli Outplayed inizieranno il proprio percorso dalla fase preliminare. Per i Macko, dopo la Top10 conquistata lo scorso split, l’obiettivo è migliorarsi e riportare l’Italia in Top8. Per gli Outplayed invece si tratta di un gradito ritorno dopo tre anni dall’ultima apparizione.
Attesa per entrambe le squadre: il 16 agosto inizia l’European Masters