Corriere dello Sport

«Il Palermo è la mia grande sfida Sono in gioco per un anno al top»

Brunori: Mi manda Zauli, che conosce bene questa realtà. È una città dove si viene oltre la categoria

- Di Salvatore Geraci

Un passo indietro, dalla Serie B alla C, alla ricerca del gol perduto, per rivivere i tempi dell’Arezzo, «quando misi a segno, diciassett­e gol», e per ritrovare con il Palermo la categoria perduta con la retrocessi­one dell’Entella. Matteo Brunori completa il quadro degli attaccanti di Filippi e si presenta ai tifosi con un biglietto da visita di tutto rispetto: la benedizion­e di un ex fantasista e beniamino rosanero, Lamberto Zauli, oggi allenatore della Juventus Under 23, nella quale la punta ha giocato un paio di stagioni fa e con la quale si è preparato prima di approdare a Palermo.

MI MANDA ZAULI. In conferenza Brunori è stato categorico: «Quando è arrivata la proposta non ho pensato ad una bocciatura perché Palermo ha una grande tradizione, merita ben altro e non mi pesa scendere in C. Voglio mettermi in gioco e puntare ad un campionato di vertice». Alla sua età, 26 anni, non ha più tempo da perdere e di sbagliare scelta. «E’ un riscatto che voglio prendermi insieme a tutta la squadra e alla città».

Zauli lo ha aiutato a spiccare il volo: «Gli ho detto “guarda che quando andrai via da Palermo ti metterai a piangere!” Matteo è un ragazzo d’oro, questa estate si è allenato con noi. Mi ha chiesto dove andare a vivere con la fidanzata e l’ho bloccato subito: a Mondello, ma ti pare che esista un posto migliore? L’ho visto felice, Palermo è Palermo in qualsiasi categoria. Matteo è un generoso e ad Arezzo ha fatto tanti gol, in C uno come lui chi non lo vorrebbe?».

ATTACCO AL COMPLETO. Ora tocca a Filippi costruire il mosaico e le geometrie d’attacco. Con Brunori, Soleri, Floriano, Fella, Silipo e il baby Corona (Kanoutè è ad un passo dall’Avellino) il reparto è al completo. Il tecnico avrà ampia scelta. Ha perso Lucca, goleador della scorsa stagione, ma si ritrova più elementi in grado di coesistere e di dare valide varianti tattiche. Già sabato, vigilia di Ferragosto, i tifosi avranno la possibilit­à di vedere l’italo-brasiliano all’opera nella partita in famiglia, “Rosa contro Nero”, Filippi

contro il vice Levacovich, in un Barbera aperto agli abbonati della stagione 2019-20, la prima del nuovo corso e della promozione in C.

Brunori (ieri primo allenament­o con i compagni) sarà il jolly d’attacco. L’anno scorso con l’Entella guidata nelle prime partite da Bruno Tedino, altro ex rosanero, ha confermato, oltre al carattere positivo, di agire da centravant­i di movimento, che lavora per la squadra, che dentro l'area di rigore si smarca e calcia, bene, in porta. Una prima punta col fisico di una seconda.

DUTTILITÀ NEGLI SCHEMI. Nel 3-42-1 di Filippi, costretto agli straordina­ri per mettere a punto un reparto ancora a secco in fatto di gol, Brunori («Non ho problemi in un attacco a due o da unica punta») può interpreta­re il ruolo di elemento più avanzato o che si muove tra le linee per attaccare gli spazi. «I tifosi si aspettano tanto perché qui hanno fatto la storia calciatori importanti. Arrivo in prestito? Il futuro? Se ne parlerà al momento opportuno. Non prometto nulla, ma farò di tutto per tornare in doppia cifra, è nelle mie corde».

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LAPRESSE Matteo Brunori 26 anni nuovo attaccante del Palermo
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