«Giochi memorabili e l’Italia è da copiare»
«Edizione da record per l’atletica con 3 nuovi primati mondiali e 12 olimpici caduti. Voi siete un modello»
L'impresa dei 5 ori dell'atletica azzurra, con gli exploit di Jacobs nei 100 e il trionfo al fotofinish della 4x100 trainata da Tortu, non solo ci ha proiettati al secondo posto nel medagliere dietro solo agli Usa (con la Germania che si è dovuta accontentare di un solo oro, e a zero sono rimasti Francia e Gran Bretagna), ma ha proiettato l'atletica italiana come primo Paese nella speciale classifica del soft power sportivo nel mondo. L'eco internazionale che i nostri successi hanno suscitato sta lì a dimostrarlo. Lo riconosce anche sir Seb Coe, presidente di World Athletics: «Credo che il doppio oro diviso tra Tamberi e Barshim nell'alto sia stato il più emozionante della storia olimpica. L'amicizia dimostrata in pedana dai due atleti che hanno dovuto condividere la sfortuna di seri infortuni, sono l'essenza dello sport».
Seb Coe numero uno di World Athletics fa il punto Tanti complimenti per la nostra Olimpiade
Ha già un'idea di come celebrare quel gesto tra Tamberi e Barshim?
«Abbiamo già un'idea su come farlo a dicembre quando a Montecarlo saranno assegnati gli Awards 2021».
Si aspettava tanti successi tricolori? «Siete un Paese con grandi tradizioni sportive che ha sempre prodotto campioni fantastici nell'atletica: la vostra estate è da incorniciare, avete vinto un po' in tutti gli sport e non solo a Tokyo. Siete un modello da copiare».
Nell'atletica sono anche caduti tre record mondiale, se lo aspettava?
«Per l'atletica è stata l'edizione più memorabile: nei dieci giorni di gare, oltre ai tre primati mondiali, sono caduti anche 12 record olimpici, 28 continentali e 151 nazionali. Si tratta di un record per l'atletica olimpica».
Tante nazioni sul podio, è un'atletica sempre più globalizzata? «Atleti di 43 Paese sono saliti sul podio, il numero più alto da vent'anni. A dimostrazione della diversità e della diffusione dell'atletica nel mondo. Inoltre 12 nazioni in tutta l'Olimpiade hanno avuto la possibilità di salire sul podio grazie all'atletica».
E sempre più nuovi Paesi vincono medaglie.
«Abbiamo superato quota 100 nella storia dei Giochi: a Tokyo si sono aggiunti l'oro nel giavellotto dell'India con Chopra e il Burkina Faso grazie al bronzo di Zango nel triplo».
E anche sempre più giovani vanno sul podio.
«Oro e argento negli 800 femminili sono andati a due diciottenni, la statunitense Mu e la britannica Hodgkinson. Poi 14 atleti sotto i 23 anni hanno vinto medaglie, di cui 6 d'oro. A dimostrazione di quanti talenti abbiamo sparsi nel mondo».
Si aspettava un'edizione da favola dopo tutto il travaglio per pandemia?
Sono stati Giochi eccezionali, nonostante il rinvio, in cui l'atletica ha riconfermato di essere la regina. Tanti risultati sono arrivati nonostante il 70% dei nostri atleti siano arrivati a Tokyo senza aver potuto disputare gare internazionali da oltre un anno e mezzo».
Tokyo ha portato bene all'atletica.
«Pur con tante difficoltà il Giappone ha gestito tutto al meglio. L'atletica lì è di casa, dopo le felice edizioni dei Mondiali di Tokyo 1991 e Osaka 2007, stiamo pensando di tornare nello stadio Olimpico con la rassegna iridata del 2025».
«L’oro diviso tra Tamberi e Barshim è il più emozionante della storia olimpica»
«43 Paesi sul podio con tanti talenti Nel 2025 Tokyo ospiterà i Mondiali»
E ora?
«Il 21 si riparte con la Diamond League a Eugene, sarà una ricca anteprima dei Mondiali del prossimo luglio».