OPEL ASTRA La ripartenza è alla spina
Potenza di sistema fino a 225cv (benzina e Diesel 110 o 130 cv): design e hi-tech da premium
Forma e sostanza. In Germania, non sono per le mezze rivoluzioni. Anche se di tedesco, in Opel, c’è rimasta l’anima profonda, la tradizione storica e il rigore culturale, perchè le scelte, la struttura concreta, per quanto indipendente, è legata oggi al Gruppo Stellantis, come ieri lo era al Gruppo PSA. Ma, allo stesso tempo, non bisogna dimenticare che uno dei grandi meriti di Carlos Tavares, la nuova creatura nata dalla fusione dei francesi con FCA, era e rimane quello di salvaguardare l’anima dei vari brand. E allora torniamo al punto di partenza. Forma e sostanza.
Perché la sesta generazione di Opel Astra, la “stella” della gamma del brand della saetta, ha proprio tutta l’aria di voler perpetrare suo grande successo iniziato 30 anni fa come discendente della leggendaria Opel Kadett. E se la sostanza riguarda il debutto, la prima volta della trazione elettrificata sul modello compatto Opel, nella versione ibrida plug-in a due livelli di potenza, senza dimenticare i benzina e i Diesel molto efficienti, non si può ignorare la profonda rivoluzione stilistica portata sul mercato da nuova Astra. Capace di abbinare eleganza a sportività, modernità a tradizione. Insomma, una sorta di imanifesto stilistico del marchio. Grande impatto visivo con quel dinamismo che trasuda dalle superfici nette e tese, zero elementi superflui e soprattutto la griglia, il nuovo volto del Marchio, l’Opel Vizor.
La nuova generazione sarà lanciata quest’anno in versione sportiva 5 porte dall’aspetto ribassato eppure più spaziosa della versione precedente. Lunga 4.374 millimetri e larga 1.860 mm, si posiziona proprio al centro del settore delle compatte. Grazie allo sbalzo anteriore particolarmente ridotto, la nuova Opel Astra è solo 4 mm più lunga del modello precedente, nonostante il passo di 2.675 mm sia notevolmente maggiore (+13 mm). La vettura ha un aspetto atletico e situitiva.Gli curo, ma il pratico bagagliaio della nuova Opel Astra con pianale regolabile offre comunque al guidatore e ai quattro passeggeri un volume di 422 litri.
La produzione scatterà in autunno, mentre le prime consegne sono previste a inizio 2022 e nuova Astra trasferisce sulle compatte innovazioni riservate solitamente ai segmenti più costosi. Un esempio? L’ultima evoluzione dei fari attivi Intelli-Lux LED Pixel ereditate da Insignia, con 168 elementi Led, lancia Astra all’avanguardia tra conoatte e medie.
Altra sostanza? Il salto di qualità in termini di tecnologia: con il Pure Panel, completamente digitale, la strumentazione analogica viene consegnata alla storia. L’interfaccia uomo-macchina (HMI) con una grafica moderna offre ai clienti un’esperienza pura e più inil stessi sedili anteriori ergonomici, certificati AGR risultano comodi, specialmente nei viaggi più lunghi.
In tema di condivisione tecnologica, invece, Astra è basata sull’architettura multienergia EMP2 (ex PSA), che comprende i più recenti sistemi automatici di assistenza alla guida. Capitolo motorizzazioni: Astra sarà disponibile fin dall’inizio delle vendite con trazione elettrica ibrida plug-in e con motori benzina e Diesel. Le potenze vanno da 110 cv a 130 cv per benzina e Diesel e fino a una potenza di sistema di 225 cv per le ibride plug-in. Il cambio a sei rapporti è di serie sulle unità benzina e Diesel, mentre quello automatico a otto rapporti (elettrico sulle vetture ibride plugin) è in opzione sui motori più potenti. Forma e sostanza, appunto.