Vaccini agevolati ai teenager sportivi
Gli operatori del settore e i ragazzi che praticano una disciplina, tra i 12 e i 18 anni, potranno usufruire dal 16 agosto di una corsia preferenziale
“Pass” è un termine che lo sport conosce da sempre. Si “passa” una palla al compagno, ad esempio, per fare gol, canestro, meta o punto. Tutto ciò che ha a che fare con condivisione e sostegno reciproco, quindi, non può che essere un elemento fondante della pratica sportiva, come l’Olimpiade ha ampiamente dimostrato. Sfruttando l’onda emotiva dei Giochi, la sottosegretaria Valentina Vezzali ieri ha messo nero su bianco quanto aveva anticipato sabato al nostro giornale: una corsia preferenziale per consentire la vaccinazione ai giovani che fanno sport e agli operatori del settore, possibile grazie alle nuovi dosi in arrivo dopo Ferragosto.
LA CONDIVISIONE. «Un percorso agevolato per la vaccinazione degli sportivi tra i 12 ed i 18 anni», ha spiegato Vezzali in una nota. I teenagers vaccinati potranno così dotarsi del famoso “Green Pass” necessario per accedere agli impianti e per svolgere l’attività in sicurezza. Il tavolo con il generale Figliuolo era aperto da giorni, ieri da Palazzo Chigi la sottosegretaria ha comunicato l’accelerata parlando di «condivisione» da parte del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19.
PROGRAMMARE. A partire dal 16 agosto, quindi, le Regioni e le Province autonome permetteranno l’accesso alle vaccinazioni, anche senza prenotazione, agli adolescenti che si apprestano - o sono intenzionati - a praticare qualsivoglia disciplina nel mese di settembre. Al tempo stesso, «sarà anche favorito il percorso vaccinale per tutti coloro che lavorano negli impianti sportivi o nelle associazioni sportive».
DOPO TOKYO. «Dopo i risultati dei Giochi Olimpici, c’è tanta voglia in più di tornare a fare sport e dobbiamo assecondarla - ha aggiunto Vezzali - garantendo al tempo stesso la sicurezza ed il rispetto delle regole». Vaccinare significa anche... programmare. Un tema sul quale asd e ssd si interrogavano da mesi: come ripartire dopo l’emergenza? Con quali certezze? Le campagne di iscrizione e tesseramento, a questo punto, diventano gestibili come qualsiasi altra attività commerciale che necessita del certificato verde per ospitare i clienti. In questo modo gli sportivi diventano dunque dei testimonial della campagna vaccinale («Lo sport si mette a disposizione del Paese»). Alcuni campioni, vedi Donnarumma, hanno già prestato il proprio volto per la pubblicità in tv; ma poi è la base degli appassionati a fare davvero la differenza con le scelte quotidiane.
«Dopo l’Olimpiade va assecondata questa nuova voglia e in totale sicurezza»