Correa o Belotti Inzaghi sceglie
L’Inter in trattativa con Lotito e Cairo per l’attaccante. Il tecnico indeciso: una torre o una seconda punta
Lotito tiene duro, Marotta gioca su due tavoli. L’Inter avanza per Correa, ma nelle ultime ore si sta muovendo anche per Belotti. S’incrociano strategie, esigenze tecniche e condizioni finanziarie. E’ dura trattare con la Lazio e il debutto di San Siro con il Genoa potrebbe aver suggerito a Inzaghi nuove strade: Sensi da seconda punta in attesa di Lautaro Martinez e del recupero di Sanchez, più una ricchezza a centrocampo da gestire (Vidal, Vecino, Gagliardini sono riserve), invitano a riflettere. Ai nerazzurri manca una prima punta di fisico e centimetri che sappia dare il cambio a Dzeko, regale nei suoi movimenti da regista offensivo e in grado di occupare l’area. Lautaro, quel lavoro, non può farlo anche se sa muoversi da centravanti. E’ un dinamico, attacca la profondità. Simone cerca un riferimento per far salire l’Inter verso l’area e l’idea del centrocampo pieno di assaltatori lo convince. Il Tucu, che pure gli piace da impazzire, lo porterebbe verso l’agilità e un attacco più leggero nel caso in cui mancasse Dzeko. Nella stagione in cui l’Inter, dopo gli assalti falliti da Conte e da Spalletti, cercherà di superare la fase a gironi di Champions non si può sbagliare mossa per completare un organico di altissimo livello. Preso il bosniaco, Belotti può diventare il rinforzo per rispondere all’addio di Romelu Lukaku.
GALLO DI RINCORSA. Così sta prendendo piede la candidatura del centravanti granata, campione d’Europa con l’Italia e in scadenza nel 2022. Di rinnovo non se ne parla più. La trattativa con lo Zenit San Pietroburgo non è decollata. Si conosce il prezzo, non le condizioni di pagamento, di solito determinanti. Cairo chiede 30 milioni per il carpochi. tellino del centravanti granata che Mancini ha sempre utilizzato durante l’Europeo nella staffetta con Immobile. Sarebbe più Belotti di Scamacca, in uscita dal Sassuolo, l’ariete messo nel mirino dall’Inter. Se diventerà un obiettivo reale o se si tratta di un diversivo per indurre la Lazio ad ammorbidirsi per Correa lo scopriremo più avanti. Dipenderà ovviamente anche dalla volontà di Cairo, grande nemico di Lotito. Se il mercato lo fa chi mette i soldi per comprare, può succedere anche il contrario, soprattutto se ne girano E’ un gioco di sottili equilibri.
TUCU IN CALDO. Sul fronte Correa sono confermate le indiscrezioni trapelate sabato. L’Inter ha provato ad aprire la trattativa con una prima proposta: 5 milioni di prestito oneroso, 25 per il riscatto, 30 l’offerta per il Tucu. Tare a Empoli era stato chiaro, dando segnali di apertura e riferendosi al grande lavoro dei procuratori. Alessandro Lucci, il manager dell’argentino, sta parlando con Lotito. C’è molta distanza, va ridotta. La Lazio chiede qualche milione in più e una formula differente. C’è da tenere presente un aspetto rilevante. Il club biancoceleste deve riconoscere il 20% del ricavato al Siviglia, da cui aveva acquistato Correa nel 2018. Per questo motivo Lotito non vorrebbe scendere sotto la soglia dei 35 più bonus. «Pagare moneta, vedere cammello» ha ricordato domenica da Cortina d’Ampezzo. L’Inter è in contatto con Lucci, chiamato a portare l’offerta giusta per trasferire l’argentino che in tempi non sospetti aveva chiesto la cessione, come sa benissimo Inzaghi. C’è la proposta dell’Everton, ma il Tucu preferirebbe restare in Italia. Dopo lo strappo con il suo ex allenatore, Lotito non avrebbe mai immaginato di vendere Correa all’Inter che nel 2018 gli aveva soffiato De Vrij e Champions. In altri tempi per principio neppure se ne sarebbe parlato. Può resistere sino a quando? Ora caldissime. Tra domani e giovedì potrebbe cedere, a patto di trovare un’intesa. Alla prima offerta ha detto no, ma il discorso è rimasto aperto. Dopo un anno e mezzo di pandemia e stadi chiusi, le ragioni economiche valgono più del resto. Tare e Sarri lo hanno invitato a riflettere. Meglio girare pagina e puntare su giocatori motivati. Ci siamo quasi per Correa, Belotti permettendo.
La Lazio vuole di più ma resta in ascolto: c’è pure l’Everton Verità entro domani