Corriere dello Sport

Osi, la sentenza in arrivo torna in tempo per la Juve

Spalletti contro il Genoa può utilizzare Insigne o anche Lozano come falso nueve. Petagna cerca di entrare nel tridente. Da oggi gli esperiment­i

- Di Fabio Mandarini

La prima è ufficiosam­ente andata, e ciò vuol dire che Victor Osimhen salterà per squalifica la partita di domenica con il Genoa, ma il Napoli nutre la concreta speranza di evitare la seconda consideran­do la dinamica dei fatti. Questa è la storia di un cartellino rosso molto fiscale ma altrettant­o evitabile con un pizzico di scaltrezza, di malizia calcistica, ma è anche il racconto di un'attesa incalzante consideran­do che il destino di Osi in vista della Juve, la famosa seconda partita in programma dopo la sosta, è appeso all'inchiostro della penna di Aureliano. Al referto dell'arbitro di Bologna che domenica, al ventitrees­imo minuto della prima con il Venezia al Maradona, ha deciso di espellere l'attaccante del Napoli per quella manovra più istintiva che violenta nel corpo a corpo con Heymans in area. Ecco, tutto sta proprio nell'interpreta­zione: se il resoconto arbitrale escluderà - come sembra - il gioco violento, allora Osi se la caverà con una giornata di squalifica (con al massimo un'ammenda), altrimenti Spalletti dovrà inventarsi una soluzione alternativ­a non soltanto a Marassi ma anche con la Juve. Il primo vero scontro diretto di una stagione che Victor avrebbe voluto inaugurare diversamen­te. Già, lui vuole spaccare il mondo; lui ha dentro il fuoco. L'importante è che da oggi, anzi da domenica abbia cominciato a capire quando è il momento giusto di alimentare la fiamma e quando invece è quello di smorzarla un po'.

LA DECISIONE. E allora, dicevamo, l'attesa. Piuttosto ansiogena, certo, ma tutto sommato destinata a esaurirsi in tempi molto brevi: oggi, infatti, è il giorno delle decisioni del Giudice Sportivo, e ciò significa che Osimhen e Spalletti, e dunque il Napoli, avranno chiari i programmi delle prossime settimane. Specialmen­te della seconda di settembre: quella che culminerà nella grande sfida con la Juve al Maradona. Ecco: la partita non è fondamenta­le ma è già importante - anzi importanti­ssima - e quindi un po' di tensione legata al referto di Aureliano è scontata, ma alla luce della dinamica dell'azione e del contatto Osi-Heymans, di un movimento di certo scomposto ma più istintivo che violento e neanche a palla lontana, la speranza collettiva di ogni singolo abitante del pianeta azzurro è che Osi se la possa cavare con una sola giornata di squalifica (con o senza ammenda). In sintesi: domenica a Marassi con il Genoa non ci sarà, di certo, ma oggi il signor Luciano potrebbe anche scoprire di doversi limitare a un solo esperiment­o tecnico-tattico. A una sola giornata senza il centravant­i in cui crede moltissimo. E che per questo, diciamola tutta, un pizzico lo ha fatto incavolare.

ATTENTO, OSI. Sia chiaro: nessuna traccia di strigliate e ramanzine in privato, domenica è filato tutto liscio negli spogliatoi del Maradona, ma il discorso pubblico di Spalletti post partita vale più di ogni altra cosa. «Osimhen deve stare attento alle sue reazioni emotive». Già: Osi deve imparare a gestire il famoso fuoco di cui sopra, l'esuberanza fisica e la fame atavica che lo rende anche un esempio bello da vedere. Lui si danna, lotta come un leone, non risparmia neanche una goccia ma a volte pecca d'ingenuità: esempi pratici raccolti nella stagione precedente sono le reazioni di stizza con Masiello e Mancini nel corso delle partite con il Genoa e la Roma, nonché il doppio giallo colleziona­to in una decina di minuti con la Real Sociedad in Europa League (per proteste il primo). Tanto per citare un termine caro anche all'allenatore: deve acquisire un po' di quella famosissim­a cazzimma napoletana che in questo caso vale esperienza mista a scaltrezza.

LESOLUZION­I. Juve a parte, comunque, l'emergenza-Osi dovrà essere affrontata per gradi. A cominciare dalla trasferta di domenica con il Genoa: Spalletti potrebbe scegliere di lanciare Insigne o Lozano alla Totti, da falso nueve, oppure la soluzione di nome Petagna. Si vedrà, sin da oggi: quando il Napoli tornerà in campo dopo una giornata di riposo e quando Victor conoscerà il suo destino.

Luciano categorico: «Victor deve stare attento alle sue reazioni emotive»

 ?? MOSCA MOSCA ?? L’attaccante Lorenzo Insigne, 30 anni
Andrea Petagna, 26 anni, centravant­i del Napoli
MOSCA MOSCA L’attaccante Lorenzo Insigne, 30 anni Andrea Petagna, 26 anni, centravant­i del Napoli
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Prima in rosso A sinistra Victor Osimhen 22 anni del Napoli, a destra Nicolò Zaniolo (22) della Roma
Prima in rosso A sinistra Victor Osimhen 22 anni del Napoli, a destra Nicolò Zaniolo (22) della Roma

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy